Sembrava destinata a risolversi con una cessione la spinosa questione rappresentata da Mario Rui. La convinzione del terzino di mettere fine a un ciclo cominciato con il trasferimento dalla Roma nel lontano 2017, alla vigilia della stagione dei 91 punti con Maurizio Sarri in panchina, era forte, come fatto sapere a più riprese dal suo procuratore Mario Giuffredi. A questo elemento si somma la scelta di Conte, condivisa con la società, di non utilizzarlo praticamente mai nel corso dei ritiri, in cui ha trovato pochissimo spazio nelle amichevoli anche a causa di una difficile collocazione nel nuovo 3-4-2-1. Eppure, il portoghese alla fine rimarrà a Napoli e lo farà da fuori rosa almeno fino a gennaio. Tanti i no, ben 5. Dal Lille, che gioca la Champions, passando per Valladolid, Nizza, Istanbul Basaksehir e arrivando alla ricca offerta del San Paolo.
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Mario Rui, permanenza ormai inevitabile: filtra il motivo dei no a tutte le offerte
I rifiuti ai numerosi tentativi di club dalle più svariate parti d'Europa e del mondo sarebbero dovuti ad un forte desiderio del terzino portoghese
L'unica volontà di Mario Rui era il ritorno in Portogallo
—Stando a quanto rivelato dal Mattino, la clamorosa permanenza di Mario Rui sarebbe dovuta al suo desiderio di tornare nella terra che gli ha dato i natali, il Portogallo, da cui non sono tuttavia pervenute offerte. Di certo, l'ormai ex numero 6 azzurro (numero ereditato da Gilmour), fino a gennaio resterà comodo in tribuna ad osservare i compagni e questo probabilmente renderà ancora più difficile la chiusura del cerchio, rappresentata dalla cessione ad un club lusitano.
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