Maradona, trent’anni fa l’ultima partita con la maglia del Napoli: il racconto

L'edizione odierna de Il Mattino ricorda l'ultima partita disputata da Diego Armando Maradona con il Napoli. L'assist per il gol di Zola in Napoli-Bari fu l'ultimo atto di Maradona al San Paolo, lo stadio che adesso ha il suo nome. Quella domenica di trent'anni fa i tifosi azzurri non potevano immaginare che non lo avrebbero più visto giocare qui. Il 17 marzo del 91 l'ultima partita a Fuorigrotta, sette giorni dopo l'ultima in Italia, sul campo della Sampdoria (con la maglia numero 10 di colore rosso regalata al capitano Mancini). Poche ore prima della trasferta a Genova arrivò la notizia che Diego era risultato positivo al controllo antidoping dopo Napoli-Bari. Cocaina, tracce evidenti. E proprio a Genova il vicepresidente del club, Francesco Serao, rovinò la cena al capitano: "Ti devo dare una notizia". Ferlaino aveva intanto telefonato al presidente della Lega, Nizzola: "Ma non possiamo fare niente?". Niente, era tutto finito.

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Maradona, trent'anni fa l'ultima partita con la maglia del Napoli

A fine partita, il sorteggio antidoping. Uno dei due azzurri estratti fu Maradona, che si diresse verso la sala perplesso. Entrò e cominciò a dare pugni alla porta. "Chiamatemi..". Urlò il nome di un tesserato, quello che secondo successive ricostruzioni avrebbe provveduto a dargli la provetta pulita (con la sua urina) se veniva sorteggiato per il controllo. "Chiamatemi...". Quel tesserato, che ha sempre negato di aver coperto Maradona all'antidoping, restò negli spogliatoi mentre il capitano continuava a dare pugni alla porta. Perché aveva capito che sarebbe stato scoperto. E che era finita. Moggi si trovava in un altro angolo del San Paolo a spiegare ai cronisti perché lasciava il Napoli. Si sapeva che sarebbe partito anche Diego.

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