Riccardo Zanotti, manager del sponsor tecnico Puma, che all'epoca collaborava con Maradona, si è concesso alle pagine de Il Mattino e ha raccontato un retroscena risalente al Milan-Napoli del 1991: una delle ultime partite di Diego con la maglia azzurra.


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Gli ultimi momenti di Diego a Napoli: l’incredibile retroscena prima dell’anti-doping
Diego regalava gli scarpini ai ragazzi della primavera. Zanotti: "Tutto sa ancora di lui a Napoli"
—"'C’ero anche io quella sera in una sala dell’hotel a pochi metri da San Siro'. Sabato 2 marzo del ‘91, 34 anni fa. Il giorno dopo il Napoli avrebbe giocato sul campo del Milan(e perso per 4-1), a un anno dalla volata scudetto vinta dagli azzurri. Maradona, che viveva un declino fisico e immaginava che quello sarebbe stato il suo ultimo duello col Milan, riunì i compagni a cui era più legato, il massaggiatore Salvatore Carmando, il preparatore Fernando Signorini e Dario Zanotto, manager del suo sponsor tecnico Puma, in una sala. Poche parole. 'Ci guardò negli occhi, uno ad uno. E ci disse che quelli erano i suoi ultimi giorni a Napoli. Aggiunse: dopo di me sarà il buio', il racconto di Zanotto. Il 17 marzo l'argentino sarebbe stato trovato positivo al controllo antidoping, cocaina. E una settimana dopo squalificato. A distanza di anni Zanotto è tornato a Napoli. È andato in pellegrinaggio ai Quartieri Spagnoli, piangendo davanti al murale. 'Qui tutto sa ancora di lui'. Si conobbero nell’84, quando il Pibe sbarcò a Napoli. 'L’azienda mi disse che stava arrivando un calciatore importante e che avrei dovuto assisterlo. Era un cliente diverso da tutti. Non prestava i suoi scarpini, misura 6 e mezzo, a giovani calciatori per farli allargare e renderli più comodi. Ne metteva un paio nuovo in ogni partita, anche se importantissima come una finale mondiale'. Decine e decine di paia spedite a Napoli al mese per sette anni. Non tutte per lui. Maradona, attraverso la segretaria Cecilia, faceva un maxi-ordine e ogni paio di scarpini aveva un numero diverso: erano per i calciatori della Primavera, Diego li regalava'. Zanotto conserva ancora il mandato che gli affidarono Maradona e il suo agente Franchi nel 1993 per trattare sponsorizzazioni sportive in Italia. 'L’anno dopo ci sarebbero stati i Mondiali negli Stati Uniti e lui era molto scettico sulla partecipazione. Chi era più vicino riuscì a convincerlo. Sappiamo tutti come andò a finire'".
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