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NAPLES, ITALY - DECEMBER 12: Aurelio De Laurentiis SSC Napoli President during the UEFA Champions League match between SCC Napoli and SC Braga at Stadio Diego Armando Maradona on December 12, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
L'edizione odierna de Il Mattino affronta con dovizia di particolare l'annosa questione dei lavori di rifacimento necessari per lo Stadio Maradona in vista degli Europei 2032 e non solo.
L'impianto di Fuorigrotta resterà la casa del Napoli come emerso dall'incontro tra De Laurentiis e il Sindaco Manfredi in occasione del match di Champions con il Barcellona. Il patron del club azzurro si trova però di fronte ad un bivio per quanto concerne l'avvio del restyling dell'impianto: cercare di concludere le operazioni nel minor tempo possibile in vista della rassegna continentale del 2032 oppure procedere con interventi più graduali. Per far sì che il Maradona entri a far parte della top 5 degli stadi italiani e soprattutto rispetti i parametri imposti della UEFA, l'eliminazione della pista di atletica e il conseguente avvicinamento delle tribune al rettangolo di gioco si pongono come situazione fondamentale in entrambi i casi. Ma se nel caso in cui i lavori procedano come nel 1990 cioè con calma così da permettere al pubblico di poter assistere alle gare interne all'interno della stessa squadra, radicalmente diversa sarebbe la situazione allorché si decida di scegliere la strada del restyling più rapido. Il Napoli dovrebbe infatti "traslocare" lontano da Fuorigrotta.
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