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rassegna

Lukaku non brilla, ma non è un disastro: i numeri del belga da quando veste l’azzurro

Sara Ghezzi
L'analisi sull'attaccante belga

Romelu Lukaku è finito sotto accusa dopo la prestazione contro l'Atalanta in cui non è riuscito a vincere nessun duello con Hien risultando spesso fuori dal gioco. L'edizione odierna de Il Mattino, però, ha analizzato i numeri dell'attaccante belga in questi primi mesi in azzurro. A seguire un estratto dell'articolo.

Lukaku non brilla, ma non è un disastro: i numeri del belga da quando veste l'azzurro

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"Di Lukaku si può contestare tutto ma non certo l'impegno. Perché da quando è sbarcato a Napoli al tramonto dell'estate, si è messo anima e corpo a disposizione della squadra. Allenamenti senza sosta, lavoro personalizzato, il no alla convocazione del Belgio: insomma, ha messo l'azzurro al centro del suo mondo, facendo girare tutto attorno al progetto di Conte. E infatti i progressi dal punto di vista fisico si sono visti, o almeno è quello che hanno notato nello staff azzurro. Certamente non parliamo di un giocatore che atleticamente ha le caratteristiche di Osimhen, ma i progressi rispetto a quando Big Rom è arrivato a Napoli si sono visti. I numeri, poi, lo assistono. In 9 presenze di campionato ha segnato 4 gol e servito 4 assist, a dimostrazione del fatto che in ogni modo il suo contributo alla causa è sempre determinante. D'altra parte è l'uomo sul quale si appoggia l'intero sistema offensivo di Conte. L'allenatore lo ha voluto fermamente: Lukaku come la pietra angolare sulla quale costruire tutto il resto della squadra. E non solo perché il belga è grande e grosso, ma piuttosto perché con i suoi movimenti, le sue giocate e i suoi gol è in grado di spostare gli equilibri di un intero campionato. Conte lo ha voluto, Conte lo difende. E ci mancherebbe altro".