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rassegna

Lukaku double face, primo tempo ok ma nel secondo sparisce dal campo: la statistica è impietosa

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
L'analisi del Corriere dello Sport

La partita di Lukaku contro l'Inter è stata a luci ed ombre: un primo tempo con qualche trovata interessante, poi però sparisce dal campo e Conte lo sostituisce. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"San Siro lo ha accolto al suono di “Lukaku uomo di m” e cori sulla signora che lo ha partorito. Romelu non si è scomposto. È un professionista vero. E poi per lui non era la prima volta. Era rimasto più frastornato lo scorso anno quando arrivò a San San Siro con la maglia giallorossa. Certo le statistiche sembrano impietose: ventuno palloni toccati, uno solo nell’area avversaria e zero tiri in porta. Ma non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Il coraggio Romelu l’ha avuto. Così come ha avuto l’altruismo. La fantasia, per terminare i riferimenti di De Gregori, quella non gli appartiene (...) Nel primo tempo è stato un altro calciatore rispetto a quello annullato sette giorni fa dall’atalantino Hien. Al 15° si è reso protagonista di una pregevole sponda al volo che poi ha porta al tiro strozzato di Kvara. Al 19°, a proposito di coraggio, se n’è fregato dei fischi assordanti e si è involato uno contro cinque. Ovviamente ha perso il pallone ma è stato un segnale. Due minuti dopo, ha conquistato fallo a centrocampo. Forse l’unico conquistato in tutta la partita. Se ne percepiva la presenza e la sentiva soprattutto Acerbi. Il pallone migliore glielo ha servito Calhanoglu al minuto 36. Lui si è involato e ai 25 metri è stato un po’ a pensare se tirare o servire Kvara con la classica imbucata. Ha scelto la seconda soluzione ma ci ha pensato Acerbi a togliere il pallone dai piedi del georgiano. Nella ripresa, invece, è stato un altro film. È stato sempre anticipato da Acerbi. Una volta. Due. Tre. Quattro. Il difensore ex Lazio lo ha fermato anche da terra al 69°. Conte lo ha richiamato. Voleva da lui più pressing ma il belga non ne aveva più. E al 77° lo ha tirato fuori. È finita con gli stessi cori con cui era iniziata". 

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