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Luis Enrique-Napoli, la trattativa rallenta: nuova tentazione per lo spagnolo – CdS

luis enrique
Annunciato l'addio di Spalletti, De Laurentiis è subito corso ai ripari per cercare un nuovo allenatore. Luis Enrique è il favorito ma la trattativa si complica: il motivo
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Con l'addio definitivo di Spalletti, si attende soltanto l'ufficialità della separazione, di fatto il Napoli è alla ricerca di un nuovo allenatore a cui affidare la panchina. Numerosi i profili sondati da De Laurentiis. Ma il grande sogno del presidente resta Luis Enrique, ec tecnico del Barcellona e della Spagna. Tuttavia, se la trattativa procedeva spedita sino a qualche giorno fa, pare che la distanza tra le due parti si sia dilatata.

De Laurentiis chiama Luis Enrique, ma lo spagnolo riflette: la situazione

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Di seguito i dettagli svelati dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Sembra il gioco della torre, però stavolta non c’è da buttare giù nessuno. Semmai c’è da trovare chi ci resta. Sulla cima si scorge una bandiera. Un inno alla gioia ma pure una «terribile» preoccupazione, e l’insidia, si sa, in certi casi può anche essere il vento. Quando Luciano Spalletti ha deciso di isolarsi, un annetto per gustarsi lo scudetto , quel capolavoro d’opera d’arte che resterà nei secoli dei secoli, Aurelio De Laurentiis ha cominciato a sondare guardiani del prossimo sogno, però in questa dimensione onirica ci sta di doversene stare a galleggiare, annusando l’aria. Luis Enrique, Lucho lo spagnolo, per affinità stilistiche il più vicino al Lucio napoletano, sembra stia ancora lì, un po’ più defilato, in preda alla riflessioni di rito.


La telefonata di Adl l’ha scosso, l’ha sistemato dinnanzi a un mondo nuovo, l’ha costretto anche ad adagiarsi su pensieri insospettabili. La sua Italia rimane, per il momento Roma, una specie di cartolina dell’«infanzia» da allenatore, un ricordo piacevole che tiene per sé, in attesa di interrogarsi ancora: la distanza, attualmente, sembra essersi dilatata, e non certo perché Napoli non abbia un suo fascino".