Luigi De Laurentiis, presidente del Bari e figlio di Aurelio patron del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla promozione in Serie B del club pugliese e sulla questione multiproprietà.
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Luigi De Laurentiis: “Mio padre un maestro. Cessione Napoli o Bari? C’è tempo…”
Luigi De Laurentiis ha rilasciato un'intervista a Il Mattino, soffermandosi sulla promozione in B del Bari e sulla questione multiproprietà
Luigi De Laurentiis sul Bari e la promozione in B
Presidente, Bari torna in B. Che emoziona prova?
"Non nascondo che ho pianto, perché vincere è bello. Ho pianto anche a Catanzaro, quando abbiamo vinto lo scontro diretto e lì ho capito che eravamo vicinissimi a raggiungere il traguardo della promozione".
Il Sud riporta in alto una piazza storica.
"Ne sono fiero, orgoglioso. Quando ho visto che Bari-Andria è stata l'ottava partita più vista d'Italia allo stadio ho capito cosa significa avere a disposizione un patrimonio così importante di tifosi. Ed è evidente che questo bacino d'utenza sarà una forza anche nella prossima stagione in serie B".
Sul paragone tra Bari e Napoli
In cosa il Bari somiglia al Napoli?
"In tantissime cose. In una gestione del club molto snella e nel controllo rigoroso dei conti. Anche se magari in serie B le cose gireranno diversamente, ma è evidente che fino ad adesso i ricavi sono stati minimi, perché non ci sono i diritti tv e i ritorni sono davvero limitati. Tutto è stato fatto a fondo perduto. Ma un fondo pieno di felicità per questa promozione".
Magari anche un derby amichevole Bari-Napoli questa estate?
"Sarebbe divertente. Anche per vedere se mio padre dopo un gol degli azzurri ha il coraggio di gioire con me al suo fianco".
Sulla questione multiproprietà
Le multiproprietà sono un tema che ora dovrete affrontare.
"Lo stiamo già facendo con gli avvocati. Ma sono giorni belli, sono momenti che inseguivo da quattro anni in cui abbiamo vissuto tante difficoltà e ingoiato anche molte delusioni. C'è tempo per affrontare questa vicenda".
Sul padre Aurelio
Lo ha già detto a suo padre che ora tocca a lui vincere?
"E chi è che non vuole vincere lo scudetto al Napoli? Sarebbe lo scudetto di tutto il Sud. La squadra è lassù, a lottare con Inter e Milan. È bello vederla così competitiva giocare alla pari contro tutti. Sono anni che il club è leader in Italia e in Europa".
Cosa le ha insegnato il presidente del Napoli?
"Adesso ho capito tante cose che ha fatto lui in questi anni nel Napoli che prima, magari, mi erano meno chiare. Bisogna anche saper essere psicologi quando si guida un club e poi devi essere pronto a prendere ogni tipo di insulto, senza reagire. In ogni stadio dove sono andato sono stato sommerso di parolacce: bisogna avere le spalle larghe. Come lui le ha nel Napoli. Un autentico maestro".
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