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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Nell'epoca della pandemia anche il mondo del calcio si è dovuto piegare alle nuove regole. Il campionato ha un sapore completamente diverso, partite ravvicinate, rinviate, tamponi, polemiche, tante, troppe. In queste ore oltre ai fiumi di parole dedicati all'ennesimo rinvio di Juventus-Napoli, partita fantasma del girone d'andata, un'altra situazione simile si è abbattuta sulla Serie A. L'altra grande polemica di queste ore è quella tra Lotito e Cairo. I fatti risalgono al 2 marzo quando il Torino bloccato dall'ASL non si è presentato all'Olimpico di Roma per disputare la gara in programma contro la Lazio. In settimana è arrivata la sentenza del giudice sportivo secondo cui la gara dovrà essere recuperata, quindi niente 3 a 0 a tavolino per i biancocelesti. Ma Lotito non è della stessa idea.
Stando a quanto si legge sul Il Corriere dello Sport bisognerà prepararsi ad una durissima battaglia legale tra Lotito e Cairo. Il numero uno della Lazio e i suoi legali nelle prossime ore impugneranno la sentenza del giudice sportivo. La richiesta alla Corte Sportiva di Appello sarà quella di ottenere la vittoria a tavolino. I granata entro cinque giorni potranno poi replicare e presentare il contrattacco. Il processo di secondo grado potrebbe esserci tra il 25 o il 26 marzo. Il giudice Mastrandrea ha rispedito la patata bollente alla Lega che dovrà decidere la data del recupero, ma la battaglia non finirà così. Martedì al Tribunale Federale si aprirà il processo a Lotito e ai suoi medici per il caso tamponi e le mancate comunicazioni alle Asl dei casi positivi riscontrati tra ottobre e novembre. In quella settimana la squadra di Inzaghi affrontò anche il Torino e per questo motivo Cairo potrebbe richiedere la vittoria a tavolino per la sfida d'andata. La partita tra Lazio e Torino quindi si giocherà sul doppio fronte: in campo e in tribunale.
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