L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sul momento del centrocampista del Napoli Stanislav Lobotka, sempre più protagonista del gioco di Luciano Spalletti.
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Lobotka, trottolino amoroso di Spalletti: quando esce dal campo si spegne la luce
Lobotka, trottolino amoroso di Spalletti
Forse non è un caso, ma appena è uscito Lobotka si è spenta la luce del Napoli. Qualcuno può ribattere che c’entra relativamente visto che la squadra ha subito gol solo da calcio d’angolo. Vero, ma questo è capitato anche perché gli azzurri si sono abbassati un po’ troppo concedendo di più in mezzo, lì dove il centro di gravità permanente che risponde al nome di Stanley Lobotka ha dominato in lungo e in largo. No, non è una critica a Spalletti per averlo tolto nel finale. Ma questo spiega ancor meglio perché il tecnico toscano non vuol mai fare a meno del suo trottolino amoroso, quello che finora tra l’altro ha tirato il fiato meno di tutti.
Quando esce dal campo si spegne la luce
—E infatti in quella sostituzione di Lobotka, Spalletti pensava giustamente alla sfida di sabato a Bergamo contro l’Atalanta, fondamentale per restare in fuga in campionato. E il palleggio sempre sicuro dello slovacco può mettere in crisi anche l’ottima squadra di Gasperini. Così come è successo ad Anfield, con Fabinho e anche Firmino che hanno provato con le buone e le cattive a fermare lo slovacco ma non ci sono riusciti. Addirittura Konaté ha rimediato un cartellino giallo per evitare che per l’ennesima volta il trottolino superasse la pressione avversaria, per impostare a campo aperto. Qualcuno azzarda paragoni importanti con Xavi o Iniesta. Di fatto la continuità di rendimento del regista slovacco è mostruosa e con Di Lorenzo parliamo degli insostituibili di questo Napoli. Quelli sempre tenuti fuori da alternanze o turnover che dir si voglia.
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