Solo in estate parte della piazza accusava la Società di mancare di progettualità: troppi i contratti lasciati andare a scadenza, nessun interesse per la vendita dei calciatori alla fine del loro ciclo in azzurro. Ora, a pochissimi mesi di distanza, c'è un nuovo Napoli, nel quale Giuntoli pensa con grande anticipo ai rinnovi
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Il nuovo corso del Napoli comincia da Lobotka: rinnovo pronto per il regista
Il Napoli continua dal regista di centrocampo, vicino il rinnovo: presto le firme per la permanenza in azzurro di Lobotka, irrinunciabile pedina per Spalletti
Il Corriere dello Sport analizza il gran lavoro del Napoli ai rinnovi dei suoi calciatori prossimi alla scadenza, ma anche no. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Frank Anguissa se ne è andato al Mondiale con il suo contratto nuovo di zecca persino nella formula: scadenza 2025, opzione per il Napoli per un rinnovo biennale sino al 2027, e un sorriso che ha accompagnato la firma. Ma quello è stato l’inizio di quest’era moderna che funge da spartiacque tra il passato e il futuro, la distanza netta tra ciò ch’è stato e quel che sarà: una volta, e neanche chissà quanti mesi fa, per Insigne, Mertens e Ospina (e prima per Hysaj e Maksimovic), le scadenze servirono per chiudere un cerchio, e anche un’epoca, e rinfrescare l’età media di una squadra improvvisamente invecchiata su se stessa. E ora che invece è nato un ciclo, Anguissa (25 appena compiuti) rappresenta uno dei pilastri sui quali adagiarsi". Uno dei rinnovi in programma è quello di Stanislav Lobotka: "Chi l’avrebbe detto, appena quindici mesi fa, che Stanislav Lobotka sarebbe diventato elemento essenziale, praticamente irrinunciabile (così dicono le statistiche) del Napoli che verrà? I manager dello slovacco sono stati al San Paolo, prima della sosta, per gustarsi le prestazioni del proprio assistito in Napoli-Empoli, ma in quel week end si è ovviamente chiacchierato di altro: di un contratto che dovrà esaurirsi nel 2027, quando il regista avrà 33 anni. Per lui, un premio alla firma e circatre milioni di euro, tanto per restare dentro i parametri che la nuova politica economica-finanziaria del Napoli si impone. Sarà come dirsi di sì per sempre, nella buona e nella cattiva sorte (già vissuta nel suo primo biennio)".
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