Sempre in campo, sempre presente, sempre dal primo minuto. Anche contro il Palermo, giovedì scorso, in coppa Italia, al Maradona, il 29enne slovacco ha preso il suo posto in cabina di regia nonostante il fatturato massiccio operato da Conte nella competizione tricolore per far rifiatare i titolarissimi e per dare spazio a chi aveva giocato di meno. Tutto giusto, tutto corretto, tutto normale, verrebbe da dire. Con un'unica eccezione: il suo pretoriano nella zona nevralgica del campo. L'allenatore del Napoli ha cambiato per dieci/undicesimi le pedine rispetto al campionato, rivoltando la squadra come un calzino contro i rosanero, ma confermando il solo Lobotka nel cerchio del centrocampo. E pensare che lo slovacco era tra quelli che fino ad oggi avevano tirato più degli altri la carretta considerando che a inizio stagione il tecnico non aveva praticamente alternativa di ruolo in quella posizione. Lo slovacco lo farà ancora... E finora il suo rendimento non ha per nulla risentito degli straordinari. Anzi. Con il Palermo ha sfornato l'assist per il secondo gol di Ngonge, giocando puro con la fascia di capitano sul braccio".
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