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Lobotka, il play punto di riferimento del Napoli: è lui l’insostituibile di Conte

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Il centrocampista slovacco stacanovista in questo inizio stagione
Sara Ghezzi

Conte quando ha accettato di sedere sulla panchina del Napoli ha posto dei veti. Tra questi c'era la permanenza di alcuni azzurri: Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Anguissa e Lobotka. Lo slovacco è il centro di gravità permanente della squadra e il suo impiego in questo inizio stagione ne è la dimostrazione come sottolinea l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.

Lobotka, il play punto di riferimento del Napoli: è lui l'insostituibile di Conte

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"Intoccabile. Insostituibile. Indispensabile. Un nome, una garanzia per il Napoli: Stanislav Lobotka. Fin dal primo giorno della sua avventura sulla panchina azzurra, Antonio Conte aveva blindato alcuni calciatori (4-5 in tutto) assolutamente imprescindibili nella propria idea di gioco. Tra questi c'era anche Lobotka. Anche lui - come il gruppo degli altri pochi «intoccabili» - corteggiato quest'estate da alcuni top club italiani ed europei (nel suo caso si era fatto avanti ufficiale il Barcellona). Anche Stanislav però ha capito subito di essere al centro del progetto del nuovo Napoli e si è calato nella parte con la solita professionalità e senza battere ciglio. Non solista. Il playmaker slovacco, più di tutti gli altri, sembra essere il punto di riferimento di Conte sul rettangolo verde. Almeno per quanto riguarda lo score di impiego del regista che finora è sempre stato schierato dal tecnico leccese ogni qual volta il Napoli ha giocato una partita ufficiale. Più di Kvara, più di Di Lorenzo, più di Anguissa. Più di tutti, insomma.


Sempre in campo, sempre presente, sempre dal primo minuto. Anche contro il Palermo, giovedì scorso, in coppa Italia, al Maradona, il 29enne slovacco ha preso il suo posto in cabina di regia nonostante il fatturato massiccio operato da Conte nella competizione tricolore per far rifiatare i titolarissimi e per dare spazio a chi aveva giocato di meno. Tutto giusto, tutto corretto, tutto normale, verrebbe da dire. Con un'unica eccezione: il suo pretoriano nella zona nevralgica del campo. L'allenatore del Napoli ha cambiato per dieci/undicesimi le pedine rispetto al campionato, rivoltando la squadra come un calzino contro i rosanero, ma confermando il solo Lobotka nel cerchio del centrocampo. E pensare che lo slovacco era tra quelli che fino ad oggi avevano tirato più degli altri la carretta considerando che a inizio stagione il tecnico non aveva praticamente alternativa di ruolo in quella posizione. Lo slovacco lo farà ancora... E finora il suo rendimento non ha per nulla risentito degli straordinari. Anzi. Con il Palermo ha sfornato l'assist per il secondo gol di Ngonge, giocando puro con la fascia di capitano sul braccio".