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NAPLES, ITALY - MARCH 03: Stanislav Lobotka of SSC Napoli runs with the ball whilst under pressure from Andrea Cambiaso and juv20 during the Serie A TIM match between SSC Napoli and Juventus at Stadio Diego Armando Maradona on March 03, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport dedica sulle proprie colonne un ampio focus a StanislavLobotka, regista del Napoli che è tornato su livelli altissimi dopo l'arrivo in panchina di mister Calzona.
"Perché anche nei due anni di Luciano ci sono state due versioni diverse di Napoli e di Lobotka, e quando Spalletti ha trovato il modo di sfruttare al meglio la qualità di Stanislav, gli azzurri hanno preso il volo. Dopo mesi di sofferenza passati a rincorrere le seconde palle - con Garcia che chiedeva la verticalizzazione immediata senza passare dalla mediana - e poi altri due mesi a palleggiare in orizzontale nella propria metà campo, ora Lobo ha rialzato il suo raggio di azione, ha riattivato il radar ed è tornato a disegnare calcio in libertà. Portando la palla da una fascia all’altra, muovendo le difese schierate in attesa dell’imbucata vincente. Il Napoli è tornato imprevedibile, soprattutto micidiale quando deve riconquistare palla a ridosso dell’area avversaria. E Stanislav è risalito in cattedra, da professore universitario, oscurando ogni linea di passaggio e costringendo gli avversari ad accelerare l’uscita dal basso, aumentando il margine di errore o il ricorso al lancio lungo".
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