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Caso Lautaro, c’è l’audio che conferma la bestemmia: si va verso il patteggiamento

Lautaro bestemmia
Il capitano nerazzurro è stato smentito dopo aver giurato di non aver pronunciato nulla
Sara Ghezzi

Il caso bestemmia di Lautaro Martinez sta tenendo banco in questi giorni, soprattutto in vista della gara scudetto contro il Napoli. Dopo un'iniziale chiusura per mancanza dell'audio che confermasse l'episodio la Procura ha voluto vederci chiaro richiedendo un ulteriore esame. Stando a quanto rivela l'edizione odierna de Il Mattino, l'audio è stato ritrovato. Il quotidiano ha spiegato quale sarà ora il procedimento nei confronti dell'attaccante dell'Inter. A seguire un estratto dell'articolo.

Caso Lautaro, c'è l'audio che inchioda l'argentino

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"La prova schiacciante “mata” il Toro, lo inchioda con le spalle al muro. Ieri mattina è arrivato finalmente un audio chiarissimo, ora arriverà anche il deferimento, a meno che non ci sia prima un patteggiamento, ovvero un dietrofront abbastanza scontato di Lautaro per evitare il peggio. Nonostante gli spergiuri, infatti, Martinez non solo ha pronunciato il nome di Dio, e non quello di suo “zio”, ma ha proprio bestemmiato dopo il ko contro la Juventus a Torino. Se il labiale del video Dazn poteva ancora lasciare qualche dubbio, adesso la Procura federale non ne ha più alcuno, dopo aver ascoltato l'inequivocabile sonoro".


La procedura

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"Il pm Chiné aveva aperto un'indagine in gran segreto. Il caso non potrà essere chiuso in tempo per la sfida scudetto contro il Napoli, in programma domani alle 18. Nell'inchiesta ordi naria infatti dev'essere prima annunciata la chiusura delle indagini, poi devono intercorrere dieci giorni prima del deferimento e poi altrettanti (dalla notifica) per fissare l'udienza davanti al Tribunale federale, un iter lunghissimo. Con queste tempistiche, si potrebbe arrivare addirittura ad aprile per un'eventuale squalifica di Lautaro. Scordatevi tutto questo procedimento perché, prima del rinvio a giudizio, il capitano nerazzurro potrà tranquillamente patteggiare (e probabilmente così sarà) una pena minore (pecuniaria), sempre che la Procura la accetti dopo le continue smentite del misfatto, ora conclamato".

Rabbia Napoli

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"Facile immaginare l’umore dei tifosi del Napoli. Se l'audio scovato ieri a Via Campania fosse sopraggiunto – da regolamento - entro le 16 del giorno dopo il big match contro la Juventus del 16 febbraio scorso, la sanzione sarebbe arrivata direttamente dal giudice sportivo con un turno di stop proprio per la sfida contro il Genoa, in cui Lautaro ha segnato il gol-vittoria a San Siro e il sorpasso sulla formazione azzurra, sconfitta il giorno dopo a Como. Adesso invece Martinez può giocare contro Conte e poi potrà cavarsela con una “misera” multa. Uno scappellotto. Alla faccia della regolarità del campionato".

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