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rassegna

La sosta si rivelerà un bene o un male per il Napoli? Risponde il dr. Canonico

Emanuela Castelli

E sulla preparazione atletica in Turchia...

Il dr. Raffaele Canonico ha rilasciato una interessante intervista pubblicata oggi sulle colonne del Corriere dello Sport, in cui spiega come e perché la sosta mondiali si rivelerà fondamentale per il prosieguo del cammino del Napoli

Stanchi, alla canna del gas: così sono arrivati i giocatori del Napoli alla sosta mondiali. Che sarà salvifica per tutti. Parola del dr. Raffaele Canonico

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In molti, forse troppi, sono preoccupati per le conseguenze che la sosta dovuta ai Mondiali in Qatar potrebbe avere sul Napoli, la cui prima parte di stagione ha impressionato per qualità e continuità di rendimento. A provare a tranquillizzare i tifosi più ansiosi, il dr. Canonico, responsabile area sanitaria della Società partenopea, che spiega i motivi per cui la sosta è arrivata come una vera e propria manna dal cielo. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926dell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano sportivo nazionale: "La preoccupazione più diffusa del momento è che la sosta possa aver interrotto la magia: «La squadra è arrivata spremuta a novembre. È un anno unico nel suo genere, ma il mister e il suo staff hanno un'esperienza incredibile e in Russia hanno già gestito situazioni simili. Lavoriamo in totale osmosi». La varietà delle situazioni individuali è ampia: «C'è chi non ha mai smesso e chi invece giocherà dopo 53 giorni di pausa: per questo motivo con i preparatori Sinatti e Cacciapuoti e con il nutrizionista Rufolo abbiamo studiato programmi individuali. Personalmente ho sentito i ragazzi ogni giorno. Anche quelli in Qatar: Kim, ad esempio, ha giocato la seconda con la Corea perché poteva. Clinicamente e psicologicamente». E ora la fase turca: «Anche ad Antalya i piani saranno ad hoc: basati sullo storico degli ultimi mesi, cioè sugli infortuni e i fastidi. Sarà una preparazione alla ripresa delle attività, non un ritiro modello estivo. Lo stop reale non è andato oltre i 15 giorni. Con il mio vice, il dottor De Luca, coordineremo i test e l'elaborazione dei dati, ma è fondamentale l'interazione. La comunicazione costante con gli atleti: i loro feedback aiutano a comprendere e prevenire». A proposito: come sta Kvara? «È già rientrato in gruppo, la lombalgia è passata. Anche Osimhen ha smaltito un trauma alla zona lombare». E Rrahmani? «Procede spedito: puntiamo a riaverlo il 4 gennaio con l'Inter»".