Il dr. Raffaele Canonico ha rilasciato una interessante intervista pubblicata oggi sulle colonne del Corriere dello Sport, in cui spiega come e perché la sosta mondiali si rivelerà fondamentale per il prosieguo del cammino del Napoli
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La sosta si rivelerà un bene o un male per il Napoli? Risponde il dr. Canonico
Stanchi, alla canna del gas: così sono arrivati i giocatori del Napoli alla sosta mondiali. Che sarà salvifica per tutti. Parola del dr. Raffaele Canonico
In molti, forse troppi, sono preoccupati per le conseguenze che la sosta dovuta ai Mondiali in Qatar potrebbe avere sul Napoli, la cui prima parte di stagione ha impressionato per qualità e continuità di rendimento. A provare a tranquillizzare i tifosi più ansiosi, il dr. Canonico, responsabile area sanitaria della Società partenopea, che spiega i motivi per cui la sosta è arrivata come una vera e propria manna dal cielo. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926dell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano sportivo nazionale: "La preoccupazione più diffusa del momento è che la sosta possa aver interrotto la magia: «La squadra è arrivata spremuta a novembre. È un anno unico nel suo genere, ma il mister e il suo staff hanno un'esperienza incredibile e in Russia hanno già gestito situazioni simili. Lavoriamo in totale osmosi». La varietà delle situazioni individuali è ampia: «C'è chi non ha mai smesso e chi invece giocherà dopo 53 giorni di pausa: per questo motivo con i preparatori Sinatti e Cacciapuoti e con il nutrizionista Rufolo abbiamo studiato programmi individuali. Personalmente ho sentito i ragazzi ogni giorno. Anche quelli in Qatar: Kim, ad esempio, ha giocato la seconda con la Corea perché poteva. Clinicamente e psicologicamente». E ora la fase turca: «Anche ad Antalya i piani saranno ad hoc: basati sullo storico degli ultimi mesi, cioè sugli infortuni e i fastidi. Sarà una preparazione alla ripresa delle attività, non un ritiro modello estivo. Lo stop reale non è andato oltre i 15 giorni. Con il mio vice, il dottor De Luca, coordineremo i test e l'elaborazione dei dati, ma è fondamentale l'interazione. La comunicazione costante con gli atleti: i loro feedback aiutano a comprendere e prevenire». A proposito: come sta Kvara? «È già rientrato in gruppo, la lombalgia è passata. Anche Osimhen ha smaltito un trauma alla zona lombare». E Rrahmani? «Procede spedito: puntiamo a riaverlo il 4 gennaio con l'Inter»".
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