Nelle sabbie mobili di Empoli si era già impantanata la Juve, bloccata su uno scialbo 0-0, punteggio con cui si erano chiuse anche le altre gare interne della squadra di D'Aversa contro Monza e Fiorentina. E viene da pensare che il risultato sarebbe stato lo stesso anche ieri se per cinque secondi l'attento meccanismo difensivo dei toscani non avesse subito un blackout: distratto Viti che si fa scippare da Di Lorenzo, un po' troppo irruente Anjorin che va a contatto con Politano, generosa interpretazione di Abisso, rigore trasformato da Kvaratskhelia. Partita finita perché il Napoli l'aveva già presa in mano da qualche minuto e l'Empoli, visibilmente stanco dopo un'ora di buon livello, non ha più trovato le energie e la chiave per avvicinarsi alla porta di Caprile, nonostante il 4-2-3-1 azzardato da D’Aversa. Il Napoli non ha iniziato il campionato da favorito e non lo è nemmeno adesso, al di là del vantaggio di non giocare le coppe. Però la sua candidatura per lo scudetto è sempre più solida. E una partita come quella di ieri, brutta, sporca e cattiva il giusto, lo dimostra chiaramente. Attenti al Napoli e soprattutto al suo condottiero".
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