rassegna

Kvaratskhelia e Salah, i due talenti accomunati da un insolito destino

Emanuela Castelli

Dalle colonne dell’edizione odierna del Corriere dello Sport Aberto Polverosi traccia la linea immaginaria del destino che unisce il campione egiziano al talento georgiano Kvaratskhelia e Salah, due destini che si incrociano con quello di...

Dalle colonne dell'edizione odierna del Corriere dello Sport Aberto Polverosi traccia la linea immaginaria del destino che unisce il campione egiziano al talento georgiano

Kvaratskhelia e Salah, due destini che si incrociano con quello di Luciano Spalletti. Il talento georgiano pronto ad entrare nel mito

Così Polverosi: "Con tutta l’immaginazione possibile, non troviamo un giocatore che si possa accostare al napoletano per quanto e per quello che ha fatto vedere finora. Non per la dimensione della qualità, ma per le caratteristiche che li separano. Per la sorpresa forse sì, lo troviamo un giocatore che esplose tutto insieme come lui, in maniera inaspettata. È Momo Salah. Quando arrivò a Firenze come scarto del Chelsea nessuno avrebbe immaginato. Guarda caso anche l’egiziano è passato nelle mani di Spalletti nell’anno di Roma". Figura a specchio di Politano o Lozano? No, tutt'altro: "In tutta franchezza Kvaratskhelia sembra proprio un giocatore a sé. Tutti noi lo definiamo nel ruolo di ala, perché è da lì, dalla fascia sinistra, che questo fenomeno muove il primo passo, ma Kvara è un giocatore senza confine. Il confine vale, restando al Napoli, per Lozano e Politano, per il georgiano no. Ha altro, tanto altro in testa". Repertorio vastissimo, quello del 77 azzurro, che fatica ad essere incasellato nel ruolo di ala, che travalica i limiti di qualsiasi ruolo precostituito per diventare mito, fenomeno, e come tale non collocabile in nessuna porzione di campo predefinita.