Dieci milioni di spesa per il cartellino e un ingaggio da quasi 2 lordi, un colpaccio tecnico ed economico quello di Khvicha Kvaratskhelia al Napoli che nasce da lontano, una storia lunga almeno tre anni. Lo racconta Gianluca Di Marzio sulle colonne dell'edizione odierna del Corriere della Sera.
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Kvaratskhelia-Napoli, un campione del mondo lo segnalò tre anni fa: il retroscena
Kvaratskhelia-Napoli, trattativa lunga tre anni
A segnalarlo per primo al club azzurro e ad altri club italiani è l’ex milanista Zaccardo, oggi intermediario felice per l’intuizione. Cristian ha diversi amici in Georgia, inizia a seguire Kvaratskhelia e se ne innamora. Il pressing è asfissiante, ma il prezzo altissimo. Dal Rubin Kazan chiedono non meno di 25-30 milioni, altro che sconosciuto. Sul giocatore ci sono tutte le big inglesi, comprese le due di Manchester, nessuna però ha il coraggio di fare sul serio. Il Napoli tiene sempre vivi i contatti attraverso Maurizio Micheli, il braccio destro di Giuntoli. Il lavoro di squadra coinvolge all’epoca anche Gattuso che si informa con Kaladze sugli aspetti caratteriali del suo connazionale. La cifra richiesta resta un tabù, soprattutto per una società che non si qualifica per la Champions e nello scorso mercato fa i conti con il bilancio e non spende. La lungimiranza però diventa perseveranza ed è il vero segreto di un acquisto adesso molto reclamizzato. Mai Giuntoli e Micheli mollano la presa su Zaccardo e gli agenti del giocatore, aspettando il momento giusto per colpire. Che arriva con l’addio di Insigne e coincide con lo scoppio della guerra in Ucraina. Il Rubin è costretto a cedere il suo gioiellino a un prezzo imprevisto, il Napoli fiuta l’affare e anticipa altre italiane come Roma, Juve e Sassuolo che iniziavano a pensarci seriamente, forte di una corsia preferenziale costruita nel tempo.
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