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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport soffermandosi sull'inizio di stagione in azzurro, l'ambientamento in città e gli obiettivi personali e di squadra.
"Voto al Napoli? Facile, 10. È una squadra piena di giocatori molto forti, molto bravi: se continuiamo così, possiamo arrivare più in alto di quanto pensino tutti. Triplete? Per me ogni titolo, ogni vittoria è un sogno: ad Amsterdam come al Maradona è stato magnifico, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Sempre. Di più".
"Mi disse tante cose. Ci incontrammo a Milano, a casa sua. È veramente un grande allenatore. Molto, molto bravo: mi guarda da fuori e mi dice cosa sto facendo nella maniera giusta e cosa sto sbagliando. Mi fa migliorare. È un maestro".
"Kvaramania? È bello sapere che tutti o comunque tanti la pensino così, ma proprio per questo motivo quando gioco do tutto me stesso. Il cento per cento. Più del massimo". Meglio Kvaradona o Kvaravaggio? Non lo so, davvero, non ci penso e neanche voglio pensarci. Non è possibile. Maradona è troppo grande, troppo tutto. Mi va bene benissimo il mio Kvara".
"È una famiglia, un gruppo molto unito che lavora con impegno e guarda nella stessa direzione. E poi è una squadra molto forte. Obiettivi? Lo scudetto è un sogno, certo. Gli ottavi a questo punto un obiettivo. Nessuno ha limiti. Possiamo crescere insieme, mano nella mano. No limits. Champions o Scudetto? Perché devo scegliere? Scelgo tutti e due".
"Vivo nei pressi del centro sportivo e tra mille impegni non ho ancora avuto modo di visitare Napoli, ma per quello che ho visto mi piace moltissimo: è accogliente, ti riempie di affetto e i tifosi e l'agente in genere sono straordinari. È proprio come me l'avevano raccontata".
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