Ritirare la dieci di Maradona fu atto poetico, da parte del Presidente dei due scudetti. Atto dovuto, ricordo e tributo al più grande di tutti i tempi, che aveva vissuto a Napoli un settennato irripetibile, per lui come per la città che lo aveva adottato, scugnizzo d'Argentina tra gli scugnizzi partenopei. Trentatré anni dopo il secondo scudetto, a Napoli è approdato un fenomeno dalla Georgia. Nessuno sapeva chi fosse, tutti temevano di non impararne mai la pronuncia. Nessuno credeva davvero che avrebbe potuto prendere il posto dell'ex Capitano azzurro, Insigne, seppur tanto criticato nella sua Napoli mai benevola con lui. Trentatré anni, e ci si sente sicuri di trovarsi dinanzi ad un fenomeno. A cui andrebbe restituito il sogno della dieci che fu del più grande di tutti i tempi.
rassegna
Kvaratskhelia, i big del calcio: “Dategli la numero 10, ma nessun paragone”
Kvaratskhelia, nessun paragone ma dategli la 10
—Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Khvicha Kvaratskhelia è l’uomo in più, ti trascina nei suo dribbling con quel magnetismo che ha conquistato Bruno Giordano, un talento esagerato pure lui, che della Ma.Gi.Ca. è stato interprete e che non ha paura di osare, provando a rimettere quella 10 sulle spalle di qualcuno, lasciandolo immergere in una dimensione onirica: «Io lo farei. E sarebbe anche il desiderio di Diego, conoscendolo: dico di più, ne sarebbe orgoglioso. Credo che Kvara sia un degno erede: certo è inavvicinabile al più grande di tutti i tempi, lui come chiunque altro, ma la bellezza dei suoi gesti, la sua eleganza, meriterebbero un riconoscimento del genere». Quello, il «10», è il simbolismo del calcio, la sintesi di un pensiero alto, e non c’è volontà di accostamenti irriguardosi, che Salvatore Bagni affronta con pudore. «Diego non si arrabbierebbe se venisse riconsegnata una maglia con il suo numero, però... Kvara è fenomenale però il rischio di avvitarsi su un paragone esisterebbe. Credo che fondamentalmente sia giusto che Maradona resti irripetibile com’è stato e magari, chissà, probabilmente questo è anche il pensiero di Kvara» (...) Maurizio De Giovanni «Sarebbe bello vedere una dieci sfilare in campo, ma non con la prospettiva che resti un anno solo ancora qui da noi. Se Kvara deve diventare il riferimento per i ragazzi di oggi, va benissimo; ma dargliela e poi tra dodici mesi accorgersi che le leggi del calcio ce lo hanno portato via, allora no»".
© RIPRODUZIONE RISERVATA