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Kvara è tornato il centro di gravità permanente del Napoli: da Verona a Verona

Kvara è tornato il centro di gravità permanente del Napoli: da Verona a Verona - immagine 1
La stella georgiana è tornata a brillare lì dove tutto è iniziato il 15 agosto del 2022, il giorno in cui i tifosi azzurri e tutta Italia hanno scoperto un talento cristallino
Sara Ghezzi

I tifosi del Napoli hanno iniziato a vedere i primi sprazzi di Kvaravaggio il 15 agosto 2022 allo Stadio Bentegodi di Verona. Ieri 21 ottobre 2023 Kvaratskhelia è tornato a brillare, veramente, ripartendo da dove tutto era iniziato, con due novità: la sua esultanza e la fede al dito. Infatti, questa che si sta concludendo è stata per lui una settimana speciale, oltre ai gol in azzurro e in Nazionale, il talento georgiano è convolato a nozze con la sua Nitsa. Un evento che avrà caricato colui che è tornato a disegnare calcio. L'edizione odierna de La Gazzetta dello sportgli ha dedicato un approfondimento. A seguire un estratto dell'articolo.

Kvara è tornato il centro di gravità permanente del Napoli: da Verona a Verona

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"Ci sono posti che sembrano magici: terre di conquista e di ricordi indelebili. Per Khvicha Kvaratskhelia, Verona è uno di questi: qui ha debuttato in A nell’estate 2022, in un Ferragosto di festa per il Napoli e i suoi tifosi. Contro l’Hellas, un anno fa, il talento georgiano si presentò al calcio italiano come meglio non avrebbe potuto: gol di testa (sì, di testa…) e assist magico per Zielinski. E poi l’esultanza alla Steph Curry, il suo idolo della Nba, con mani giunte sulla guancia, come a dire: “tutti a nanna”. Ieri Kvara ha fatto di più, anche perché, dopo un anno di apprendistato in giro per l’Italia a incantare e illuminare, col premio di Mvp dell’ultimo campionato in bacheca, ora non può fare altro che aumentare i giri del motore per continuare la sua favola azzurra.


 A Kvara non è più consentita una prestazione normale, il normale non gli appartiene più. I tifosi si aspettano sempre il colpo geniale, l’intuizione, il dribbling anche irriverente. E ieri Khvicha si è buttato addosso un po’ di polvere di Kvaramagia, e si è preso la scena: doppietta di fisico e talento, e doppia nuova esultanza da arciere (la prima, però, è stata presa come provocazione da tifosi e giocatori dell’Hellas). Kvaradona è tornato, nel giorno più importante per il Napoli e per Garcia. Perché senza Osimhen, nulla era scontato: serviva un nuovo leader, qualcuno che sapesse prendere per mano i compagni e indirizzarli verso il successo. Serviva il vero Kvara, appunto. E Napoli adesso torna a sperare davvero.

Seconda doppietta Per Kvara è la seconda doppietta da quando gioca in Italia, la prima di questa stagione e la prima lontana dal Maradona. Ma i gol sono arrivati alla sua maniera, con quel mix devastante di potenza, tecnica e velocità. Puntando l’uomo, saltandolo, e sorprendendo il portiere nella conclusione. Lampi di vecchio Kvara proprio nel giorno in cui si sono visti anche lampi di vecchio Napoli, con una maggiore ricerca del fraseggio palla a terra e continui inserimenti di terzini e mezzali. Giocate di spallettiana memoria. Che non si offenda Garcia, ci mancherebbe. Ma quando il Napoli gioca così, diventa difficile per tutte le squadre stargli dietro.

L’assenza di Osimhen da sola non può bastare a spiegare il cambio di atteggiamento, né la ritrovata voglia di gestire palleggio e ritmi della gara. Ma non è un caso che in questo modo Kvara sia tornato il centro di gravità del Napoli. Ora che la condizione è vicina al top, anche le sue giocate sono di nuovo illuminanti. Riecco le finte, le sterzate, i cambi di gioco che sembrano carezze sul pallone, e i gol. Nelle ultime sette partite tra Napoli (5) e nazionale georgiana, Kvara è tornato dominante, mettendo la firma in otto reti (3 gol e tre assist in Serie A, una rete e un passaggio vincente con la Georgia): se c’è un giocatore che può luce e colori a questo avvio in chiaroscuro del Napoli, quello è proprio Kvara. Perché la forma fisica può avere degli alti e bassi, ma il talento non si perde mai. E il Napoli ha ritrovato il suo artista".

 

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