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(Getty Images)
Ancora una volta Juve-Napoli è appesa a un sottile filo. Nelle mani della ASL. Perché da ieri tra gli azzurri c'è un focolaio con Spalletti e altri quattro componenti del gruppo-squadra risultati positivi al giro di tamponi. Il Covid fa traballare pericolosamente Juve-Napoli e tutta la serie A. Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis da ieri è un'autentica furia. E come dargli torto. La situazione è fuori controllo sotto il fronte della pandemia: nel Paese e, ovviamente, nel calcio. Una escalation senza fine che rischia anche di falsare il campionato, perché in queste ore non bisogna essere grandi veggenti per immaginare nuovi positivi. Le Asl hanno le mani più legate rispetto a un anno e mezzo fa: dispongono l'isolamento dei contatti stretti. Ma più stretti di uno spogliatoio? Il Napoli ha comunicato la propria preoccupazione al dipartimento di Prevenzione della Asl Napoli 1. Lo stesso che fermò la partenza per Torino il 4 ottobre del 2020. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino.
Stavolta, alla luce dei dati, De Laurentiis ieri pomeriggio ha chiamato Dal Pino e De Siervo. Se nella riunione di domenica la questione del rinvio della giornata di domani non era all'ordine del giorno, ora il Napoli chiede che venga affrontata. Perché questo è una specie di gioco al massacro, dove i rischi di contagio sono altissimi e dove oggi, dopo il nuovo giro di tamponi, c'è la seria possibilità che ne spuntino di nuovo. Ma nessuna riunione a via Rossellini fino a ieri notte era prevista per decidere un eventuale slittamento. Sarebbe, indubbiamente, meglio che fosse la Lega a prendere una decisione senza scaricare la patata bollente alle ASL. Ma la Lega non vuol sentir ragioni. Peraltro anche la norma del numero minimo della rosa (13) è decaduto. In queste ore il Napoli sta anche pensando di rinviare la partenza per Torino a domani mattina, proprio per ridurre al minimo il rischio di contagi e per conoscere prima la situazione dei contagi. Previsto altro giro tamponi in mattinata.
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