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Per Antonio Conte il match di sabato contro la Juve non potrà mai essere un match qualsiasi. Gli anni in bianconero - da calciatore prima e da allenatore poi - hanno sancito un legame fortissimo con la tifoseria della Vecchia Signora, al punto che l'addio del 15 luglio 2014 da tanti ancora non è stato digerito.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Sabato pomeriggio alle 18 ritroverà i suoi ex tifosi dopo dieci anni. Se escludiamo Italia-Inghilterra 1-1 del 2015 (lui era ct della Nazionale), l'ultima volta fu il 18 maggio 2014: Juventus-Cagliari 3-0. Partita che chiuse la stagione del terzo scudetto, quella dei 102 punti (record tuttora imbattuto e chissà per quanto tempo ancora) ma anche quella della semifinale di Europa League persa contro il Benfica. Non li ha mai salutati i suoi vecchi tifosi perché nessuno avrebbe potuto prevedere la rottura da lì a qualche settimana. Nonostante la ormai celebre frase che di fatto sancì la rottura con Agnelli: «Quando ti siedi in un ristorante da cento euro, non puoi pensare di mangiare con dieci euro». Il divorzio avvenne il 15 luglio. Un addio brusco che ancora oggi – dopo dieci anni – produce strascichi nell'ambiente bianconero. Può sembrare assurdo ma non tutti hanno metabolizzato quella frattura. Anche se poi con Allegri sono arrivati cinque scudetti di fila e due finali di Champions. C'è una nutrita fetta di juventini che non ha mai dimenticato Conte. L'uomo che tolse loro gli schiaffi dalla faccia. Dopo la retrocessione (mai accettata) per Calciopoli, ci furono stagioni in chiaroscuro. Raccolse la Juve reduce dal settimo posto ottenuto con Delneri in panchina. E restituì all'ambiente l'orgoglio della juventinità".
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