Juan Jesus ieri ha denunciato sul proprio profilo Instagram un grave atto subito. Il difensore brasiliano, che ha sempre mostrato grande amore per Napoli, si è sfogato duramente accusando la città. L'edizione odierna de La Repubblicaha dedicato spazio a questo episodio ragionando anche sulla scelta del difensore di denunciare in questo modo sui social. A seguire quanto evidenziato dalla nostra redazione:
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Juan Jesus, atto d’accusa contro Napoli: comprensibile lo sfogo, ma con modi diversi
Juan Jesus, atto d'accusa contro Napoli: comprensibile lo sfogo, ma con modi diversi
—"Guilherme Nunes da Belo Horizonte è noto nel calcio con il nome di Juan Jesus, ma non è sua abitudine porgere l’altra guancia. Questa volta gli hanno danneggiato il Suv e il giocatore del Napoli è partito subito al contrattacco utilizzando i social, proprio come aveva fatto nella primavera scorsa per denunciare gli insulti razziali di Acerbi (“Mi ha detto negro e non mi sta be- ne”) durante la partita di San Siro contro l’Inter. Eccesso di legittima difesa? Di sicuro un salto al vicino commissariato di Posillipo avrebbe fatto meno scalpore. [...] Ma lo sfogo del brasiliano dopo il tentativo di rapina subito è diventato - potenza di Instagram - anche un duro atto di accusa alla città di Napoli, che forse poteva essere modulato in maniera diversa".
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