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Juan Jesus, simbolo del crollo difensivo: vittima e carnefice nella stagione azzurra

Sara Ghezzi
Il difensore azzurro ha portato un peso che non doveva essere il suo

La stagione del Napoli è stata a dir poco disastrosa. Gli azzurri sono caduti a picco abbandonando troppo presto lo scudetto vinto lo scorso anno e rischiando di non qualificarsi nemmeno in Europa. L'emblema di questa caduta a tratti inspiegabile è rappresentata da Juan Jesus. Infatti, come sottolinea l'edizione odierna de Il Mattino nella sua analisi, il difensore brasiliano è stato un po' vittima e carnefice in una stagione in cui non sarebbe dovuto essere protagonista. A seguire un estratto dell'articolo.

Juan Jesus, simbolo del crollo difensivo: vittima e carnefice nella stagione azzurra

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"Ma quei fantasmi di azzurro vestiti devono delle spiegazioni: il simbolo della difesa che ha subito in pochi mesi una metamorfosi senza precedenti è Juan Jesus. Vittima o carnefice? Perché, chiaro Spalletti lo considerava solo una riserva, un'alternativa in caso di emergenza. Di colpo è stato messo al centro del progetto, dopo l'arrivo di Natan che si è immediatamente mostrato non all'altezza. E Jesus non ha mai guidato la difesa come avrebbe dovuto: anzi, non c'è gara che non combini un pasticcio. Sabato è stato portato a spasso da Zirkzee in maniera ingenua. Diciamolo: la sua gara migliore quella contro il razzismo, quando ha denunciato le parole di Acerbi. Poi, anche lì abbandonato alla sua solitudine non è riuscito a dimostrare la sua accusa".

 



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