Conte e Inzaghi sono squalificati e non potranno dirigere Inter e Napoli dalle rispettive panchine contro Parma e Bologna. Ma è un male? Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Sia Inzaghi sia Conte esercitano la funzione del dodicesimo giocatore e sotto questo aspetto non ci dovrebbero essere troppe differenze: tutte e due, Inter e Napoli, perderanno qualcosa sul piano motivazionale, nell’immediatezza del campo. Il discorso però può essere rovesciato, certi giocatori soffrono le urla e le pressioni. Dipenderà dai “vice”, da Farris e Stellini. Tutti e due hanno personalità, tengono la scena, ma i loro “capi” stanno a un livello superiore, spingono e “stressano” di più".


rassegna
Inter e Napoli senza Inzaghi e Conte squalificati, chi ne risentirà di più?
Conte-Inzaghi out, le conseguenze per Napoli ed Inter
—"Il gioco, le posizioni e i movimenti si pesano meglio da posizione elevata. Non è casuale che i match analyst , coloro che negli staff analizzano i match, prendono posto nei posti riservati alla stampa. Sui banconi dei giornalisti possono appoggiare e caricare computer, tablet e telecamere. Ricevono ed elaborano dati e in tempo reale li girano alla panchina. Da lì gli allenatori squalificati vedono e dirigono una partita diversa. Non hanno la percezione immediata degli stati d’animo, cosa che si può avere a contatto con gli atleti sul prato, ma capiscono di più e meglio, e intervengono con tempismo via smartphone. Forse è casuale, di fatto Stellini, con Conte indisponibile, su 9 partite tra Tottenham e Inter ne ha vinte 8 e persa una, mentre Farris, tra Lazio e Inter, ha sostituito Inzaghi con successo: 8 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Risultati incoraggianti, quasi a dimostrare che il capo allenatore dovrebbe estraniarsi dal campo e sistemarsi in tribuna come un ammiraglio. Inzaghi a Parma incomberà sul terreno perché al Tardini non c’è la pista di atletica. A Bologna le tribune sono più distanti, ma la visuale è ottima lo stesso".
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