Inzaghi-Conte-Gasperini, i tre allenatori a confronto: c’è un aspetto che li accomuna

Inter, Napoli ed Atalanta per il rush finale con il fattore allenatore a farla da padrone: Inzaghi, Conte e Gasperini determinano il rendimento delle loro squadre, le plasmano a loro immagine e somiglianza. Tre allenatori diversissimi tra loro, ma con un punto in comune. Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "In una situazione di grande equilibrio, anche il peso di una farfalla può fare la differenza. Le farfalle (quelle care ad Erri De Luca) sono due: la capacità delle rose di dare sempre il massimo e il fattore mister. Inzaghi, Conte e Gasperini: i quattro scudetti di Antonio allenatore (più la Premier con il Chelsea) contro l'unico di Simone (che viene ricordato anche per quello gettato al vento con il Milan) e lo zero del povero Gasp. Insomma Conte sa bene come si fa, si nutre di trionfi. Ecco, continua ad avere un controllo gelido delle emozioni, non è mai stato, né mai sarà, un amicone dei giocatori, mantiene una spietata lucidità di analisi anche nel fuoco. Ha un profilo emozionale da squadra di governo. Distacco e polso fermo. Calcola ogni cosa con meticolosità «gesuitica»".

Conte-Gasperini-Inzaghi, il punto in comune

"L'odissea di gennaio, tra infortuni e rinforzi mai arrivati, lo ha spinto all'abiura del 4-3-3 e lo ha fatto ritornare al 3-5-2 che è la cosa che ha fatto più spesso: Gasp ha puntato dall'inizio al 3-4-2-1 che ha portato equilibrio e protezione alla difesa. Simone Inzaghi - il tecnico della seconda stella nerazzurra - ha la rosa più ricca e strabordante, fissata su un 3-5-2 che non molla mai. Insomma, in comune i tre hanno la "vecchia" difesa a tre. Ma attenzione: è una versione modernissima, perché ormai tutti hanno un braccetto che parte dalla difesa e diventa un altro centrocampista. Per Conte è Di Lorenzo, per Inzaghi è Bastoni e per Gasperini uno tra Kolasinac e Posch".

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