Il film si gira a San Siro, ma il prequel era ieri a Firenze: la caduta serale del Milan ha cambiato la natura di questo Inter-Napoli, adesso chi vince guarda al futuro con tutt’altri occhi. Se per Inzaghi è succulenta l’occasione di accorciare a-4 in un colpo solo su entrambe le squadre in vetta, Spalletti può sgommare in solitudine nella sua vecchia casa milanese. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
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Inter-Napoli, la caduta del Milan cambia tutto: è un bivio scudetto
Il film si gira a San Siro, ma il prequel era ieri a Firenze: la caduta serale del Milan ha cambiato la natura di questo Inter-Napoli
Inter-Napoli, la caduta del Milan cambia tutto
Una squadra non ha mai superato l’antica sindrome dello scontro diretto: finora per l’Inter zero vittorie contro chi l’anno scorso ha chiuso tra le prime sette. L’altra squadra, invece, ha più certezze: non perde in campionato da 21 partite, l’ultima ad aprile 2021 contro la Juve. Sarà comunque sfida di eccellenze: se nessuno in Italia segna quanto i nerazzurri, nessuno in Europa difende meglio dei napoletani. Lautaro, a digiuno da più di un mese, dovrebbe quindi bucare un reparto sigillato da Koulibaly: ha vissuto serate più facili finora. E pure nell’altra area si combatte un’altra sfida complessa: senza De Vrij, a Skriniar il compito di limitare quel ciclone di Osimhen. In mezzo, invece, la contrapposizione è quasi filosofica. Da un lato governa Brozovic, il giocatore che più macina chilometri, dall’altro dà il ritmo il mancino di Fabian Ruiz, centrocampista che gioca più palloni di tutta la A. E pure i loro scudieri promettono battaglia. Barella e Anguissa, il piccoletto e il colosso, modi diversi di essere mezzala nella serata che può cambiare il film scudetto.
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