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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La notizia di questi giorni è il possibile approdo di Lorenzo Insigne in MLS al Toronto. Infatti sembra che il capitano azzurro sia vicino ad accettare l'offerta faraonica dei canadesi scegliendo così a 30 anni una carriera più tranquilla. Nulla è certo, sono tutte voci che fino ad ora non hanno trovato riscontro ufficiale. Ma intanto iniziano gli schieramenti e il chiacchiericcio intorno a questa possibile scelta del talento di Frattamaggiore. Ne ha parlato anche Zdeněk Zeman ( che conosce molto bene Lorenzo) a La Gazzetta dello Sport.
Zeman, l’offerta di Toronto può diventare irrinunciabile per Insigne?
«Non so, non posso consigliare. Ora Lorenzo è abbastanza grande per poter fare la scelta che ritiene migliore. Certamente da un punto di vista sportivo pensare che possa lasciare il Napoli in grado di lottare per lo scudetto può significare per lui perdere una grande opportunità. Ma non voglio giudicare quella che sarà la sua decisione».
Andando in Canada rischia di perdere il posto in Nazionale verso il Mondiale? Ammettendo che gli azzurri riescano a centrare la qualificazione...
«Mancini lo conosce bene. E poi in azzurro veniva convocato pure Giovinco dal Canada. Ma non sarebbe la situazione ideale né per lui né per la Nazionale».
Che giocatore è Insigne nel panorama del calcio italiano?
«Oggi Lorenzo è certamente tra i più importanti giocatori del campionato. Riesce a fare gol e assist. E anche a saltare l’uomo o andare in dribbling anche se negli ultimi tempi sta dribblando troppo poco per quelle che sono le sue caratteristiche»
Era un predestinato?
«L’ho conosciuto da giovane e già aveva grandi qualità. Nei primi tempi a Napoli non si è inserito al meglio ma poi ha dimostrato che è un giocatore valido sotto tutti i punti di vista».
C’è un fortissimo legame tra Insigne e Napoli: possibile che si possa rompere?
«Dipende. Per me lui rimane sempre napoletano. Il discorso è che oggi il calcio è diventato un business anche per i giocatori. Ma a me dispiacerebbe...».
Dispiacerebbe?
«Perché come ragazzo lo conosco. Da sempre lui vive per Napoli. Da piccolo sognava quella maglia, è cresciuto nel vivaio, poi è diventato capitano. Se andasse in Canada, sarebbe una grande perdita per tutto il calcio italiano»
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