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(Getty Images)
C’è stato un periodo in cui Lorenzo Insigne faceva fatica ad essere profeta in patria, al centro della scena in Nazionale, lodato fuori da Napoli e al centro di un eterno disagio d’affermazione in maglia azzurra, nonostante le statistiche abbiano sempre certificato il suo valore. Il vento è cambiato, nel Napoli di Gattuso è diventato un trascinatore, conquistando sempre di più i consensi della tifoseria, il cui umore a causa della pandemia da poco più di un anno è rintracciabile soltanto sui social. Fuori da Napoli intanto Insigne continua ad essere apprezzato.
Sul rinnovo c’è una fase di stallo, entrambe le parti hanno rimandato l’argomento a fine stagione, anzi se ne parlerà dopo l’Europeo, quando mancherà meno di un anno alla scadenza dell’intesa. Lo riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. Insigne è forte sia del contratto fino a giugno 2022 da cinque milioni a stagione che del rendimento sul campo in cui si sta affermando come un leader. Alle soglie del trentesimo compleanno, Insigne sta vivendo un’evoluzione ponendosi a metà tra il regista avanzato e una sorta di vecchio numero 10 a cui affidarsi per uscire dalle difficoltà e risolvere le partite.
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