Con la telefonata di sabato, al manager, Lorenzo Insigne è stato messo praticamente alle strette. Il pallino, adesso, è nelle sue mani. Se il procuratore avrà la forza di trovargli una sistemazione a lui gradita, il Napoli è pronto a lasciarlo andare. A malincuore, probabilmente, sotto l’aspetto tecnico, perché le qualità del capitano sono indiscutibili. Ma sul piano dei rapporti, non ci sarebbe nessun rimpianto, perché le parti appena si sopportano. Il presidente De Laurentiis non ha mai perdonato ad Insigne l’atteggiamento assunto la notte dell’ammutinamento, quando da capitano, non fece nulla per convincere i compagni a desistere dalla loro decisione di disertare il ritiro imposto dalla proprietà. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
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Insigne alle strette, De Laurentiis non ha perdonato un suo gesto – GdS
Il presidente Aurelio De Laurentiis non ha mai perdonato a Lorenzo Insigne l’atteggiamento assunto la notte dell’ammutinamento
De Laurentiis non ha perdonato un gesto ad Insigne
E poi, non ha ancora smaltitola rabbia e la delusione per la mancata qualificazione alla Champions League, conseguenza di una gara sciagurata disputata da Insigne e dalla squadra, contro il Verona. Un pareggio che è costato a De Laurentiis 50 milioni di euro. Un insieme di questioni, insomma, che hanno indispettito non poco il presidente che, senza i soldi della Champions, si è visto costretto ad azzerare il budget destinato al mercato e a tentare di abbattere il monte ingaggi almeno del 50 per cento. Passare, dunque, dagli attuali 156 milioni di euro a poco meno di 80.
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