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Il pari contro il Sassuolo ha fatto dei danni addirittura maggiori, per le assurde modalità con cui gli azzurri hanno gettato al vento la vittoria a tempo scaduto, regalando agli avversari il calcio di rigore del 3-3 nel quarto minuto di recupero. Il contraccolpo psicologico è stato infatti fortissimo e a caldo hanno rischiato di andare sotto sopra gli equilibri dello spogliatoio, con Insigne che non è riuscito a trattenere la rabbia nei confronti dei suoi compagni: manifestata sotto gli occhi delle telecamere e in maniera smodata. Ieri s’è reso necessario un chiarimento a Castel Volturno, rafforzato poi da un comunicato del club. Lo riporta l'edizione odierna di Repubblica.
Ma adesso l’errore più grave sarebbe litigare o piangersi addosso, perché i numeri dicono che non tutto è perduto. I punti da recuperare sulla zona Champions sono diventati cinque, per il Napoli: con altre 13 giornate di campionato da affrontare, però. E con il jolly del recupero con la Juve, il 17 marzo a Torino. Domenica (20,45) arriva il Bologna e gli azzurri dovranno subito voltare pagina, con i rientri di Koulibaly e si spera Osimhen. Per questo Gattuso ha preteso un chiarimento immediato tra Insigne e il resto della squadra. Proprio a Reggio Emilia il capitano aveva sbagliato il 20 gennaio un rigore decisivo nella Supercoppa Italiana, senza essere rimproverato dai suoi compagni. Adesso più che mai è il momento di stare uniti. L’esempio l’ha dato De Laurentiis, tornando in trasferta. Dopo il 3-3 con il Sassuolo il presidente è andato via arrabbiato, soprattutto con l’arbitro.
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