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Dopo la grande prestazione di Lorenzo Insigne in Nazionale si ricomincia con la diatriba del modulo. Il Mattino ha analizzato nell'edizione odierna i numeri nel Napoli tra 4-4-2 e -4-3-3 di Lorenzo.
C'è la difficoltà del capitano partenopeo di interpretare questo secondo ruolo (la seconda punta o l'esterno). Basta partire dal dato più evidente, da quello che ci si aspetta da uno come Insigne: gol ed assist. Nel 4-3-3, la media gol è di 0.4 reti a gara, poco meno di un gol ogni due partite.
Nel 4-4-2 diventa di 0.2 a gara, un rete ogni 5 partite. Sono 0.27 gli assist a gara nel 4-3-3, 0.22 nel 4-4-2. Questa differenza è il frutto di un’altra serie di indici che testimoniano l’incidenza del ruolo sul rendimento di Insigne e anche la scelta di Mancini di utilizzarlo in quel segmento di campo con la Nazionale.
Nel 4-3-3, Insigne ha una media-tiri di 4.36 a partita, mentre è di 3.68 nell’altro schema, con un potenziale decremento di 50 chance per andare a segno in una stagione. Insigne nel 4-4-2 realizza una media di 52.97 passaggi a gara, mentre nel 4-3-3 è anche più al centro del gioco, con 64.39 tocchi a favore di un compagno. Cambiano, anche gli indici di pericolosità dei passaggi: nel 4-3-3 sono 3.26 per match, nel 4-4-2 sono 2.48, così come se da esterno di centrocampo Insigne completa 3.54 tocchi in area per gara, sono 4.68 a partita quando agisce in prima linea. Utile il dato dei dribbling: 5.87 a gara nel 4-3-3, 5.02 completati nel 4-4-2.
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