L'intervista al Corriere dello Sport
Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"De Laurentiis ha compiuto il ventennale da presidente del Napoli. Lei c’è stato per più della metà, considerando anche le giovanili «Per tanti anni ho fatto parte di questo progetto e ne sono orgoglioso, il presidente sicuramente non avrà un carattere facile, ma va sempre ringraziato, ha fatto tanto per portare il Napoli in alto. Al di là di quest’anno, da quando c’è lui siamo sempre sempre stati in Europa e gli va dato merito. Tante volte sono andati via giocatori forti, ma è sempre riuscito a ricostruire una buona squadra. E poi abbiamo vinto lo scudetto».
Dice «abbiamo». Significa che non ha perso la fede «Sono sempre stato e sarò sempre il primo tifoso del Napoli, anche a distanza. Come ho sempre detto, non nego che mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto, ma il calcio purtroppo è così. Discorso che vale per me, ma anche per Koulibaly, Mertens, Hamsik, Albiol, Callejon, Jorginho, Allan, l’avremmo meritato anche noi, ma sono contento, anzi strafelice che il Napoli l’abbia vinto».
Conte l’ha avuto in Nazionale. Che effetto le fa vederlo sulla panchina del Napoli? «Dico la verità: un bellissimo effetto. Non pensavo che il presidente potesse fare una magia del genere, convincere un allenatore importante come Conte. Sicuramente ha influito la passione, l’amore che la gente di Napoli trasmette. Penso che lui abbia visto, quando si è vinto lo scudetto, l’energia che c’era attorno alla squadra. Lui è uno molto carismatico, aveva voglia di mettersi in mostra. Disse “quando tornerò saranno problemi per gli altri”. E io come napoletano sono contento che sia sulla nostra panchina, spero ci aiuterà a fare un grande campionato».