Dice «abbiamo». Significa che non ha perso la fede «Sono sempre stato e sarò sempre il primo tifoso del Napoli, anche a distanza. Come ho sempre detto, non nego che mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto, ma il calcio purtroppo è così. Discorso che vale per me, ma anche per Koulibaly, Mertens, Hamsik, Albiol, Callejon, Jorginho, Allan, l’avremmo meritato anche noi, ma sono contento, anzi strafelice che il Napoli l’abbia vinto».
Conte l’ha avuto in Nazionale. Che effetto le fa vederlo sulla panchina del Napoli? «Dico la verità: un bellissimo effetto. Non pensavo che il presidente potesse fare una magia del genere, convincere un allenatore importante come Conte. Sicuramente ha influito la passione, l’amore che la gente di Napoli trasmette. Penso che lui abbia visto, quando si è vinto lo scudetto, l’energia che c’era attorno alla squadra. Lui è uno molto carismatico, aveva voglia di mettersi in mostra. Disse “quando tornerò saranno problemi per gli altri”. E io come napoletano sono contento che sia sulla nostra panchina, spero ci aiuterà a fare un grande campionato».
Ma cos’è che trasmette alla squadra? «In ritiro si lavora tanto. Ho visto alcuni video dei giocatori del Napoli e ho pensato: “Poverini”. È come quando io ero con Zeman: all’inizio soffrivi, ma poi in campo andavi alla velocità doppia degli altri. Conte è uno carismatico, che trasmette tanto: in Nazionale, dopo le riunioni che facevamo prima di un allenamento, avremmo potuto disputare una finale contro due squadre messe insieme e l’avremmo vinta. Non so cos’abbia, ma ti trasmette tanta energia. E sono sicuro che se i giocatori lo seguiranno bene, il Napoli quest’anno potrà dare fastidio»".
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