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rassegna

Insigne, il punto fermo di Mancini: vuole tornare a segnare in Nazionale dopo 16 mesi

Domenico D'Ausilio

L’edizione odierna de Il Mattino si sofferma sull’importante di Lorenzo Insigne per l’Italia di Mancini. Il capitano del Napoli è sempre più un pilastro della Nazionale. Guiderà lui stasera l’assalto degli azzurri alla...

L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sull'importante di Lorenzo Insigne per l'Italia di Mancini. Il capitano del Napoli è sempre più un pilastro della Nazionale. Guiderà lui stasera l'assalto degli azzurri alla Bulgaria nella seconda partita di qualificazioni per i Mondiali 2022 in Qatar. Lorenzo è il perno fondamentale per lo sviluppo del gioco offensivo di Mancini, dalla fascia sinistra taglia verso il centro: così tocca tanti palloni, resta sempre nel vivo della manovra, sta più vicino alla prima punta e può inventare la giocata decisiva, l'assist per gli altri due attaccanti del tridente o il tiro in porta.

Insigne, il punto fermo di Mancini

Nel 4-3-3 di Mancini ha un ruolo fondamentale, Insigne cuce il gioco legando al meglio il centrocampo e l'attacco e garantisce i movimenti giusti in copertura. E dalla posizione di esterno sinistro punta verso il centro per cambiare gioco o cercare la punta centrale e per consentire sulla fascia le discese del terzino sinistro, un compito che svolge a occhi chiusi. Lorenzo, partendo da attaccante esterno di sinistra per spostarsi verso il centro, riesce ad essere imprevedibile. Questa è un'arma in più contro le difese chiuse. L'ultimo gol con l'Italia lo ha messo a segno il 15 novembre 2019 nel 3-0 esterno alla Bosnia, gara di qualificazione per gli Europei, sedici mesi fa. Stasera con la Bulgaria proverà ad essere determinante con una prestazione di spessore e possibilmente con un gol.