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Insigne, con la Juve prova manifesto: il futuro al Toronto non lo distrarrà

insigne

Lorenzo Insigne non mollerà da qui a maggio, sarà il professionista che è sempre stato prima di approdare al Toronto a luglio

Domenico D'Ausilio

La prima partita da ex in servizio permanente effettivo è proprio contro contro la Juventus, contro l’avversario principale dei dieci anni che Lorenzo Insigne ha vissuto con la maglia del Napoli incollata sulla pelle, con la squadra che ha appena deciso di abbandonare per il Toronto, in Canada. Il suo futuro comincia a Torino, con un addio di cinque mesi, lungo da una parte e dall’altra, quando si è separati in casa.

Insigne, il futuro al Toronto non lo distrarrà

insigne de laurentiis

E Lorenzo comincia bene, la sua prestazione non delude, di sicuro non si tira indietro, anzi tira, più volte, parte proprio con due conclusioni da fuori. Alte. Ci proverà ogni volta che ne avrà l’occasione, senza inquadrare la porta, ma inquadrando l’obbiettivo personale: arrivare in fondo al lungo addio ballando la musica del destino senza mettere il piede in fallo, senza deludere se stesso, prima degli altri. Un’altra volta prima di separarsi. Una prova manifesto, questa di Insigne, secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport. Prima prova a concludere da solo, poi si mette al servizio della squadra, cioè proprio l’atteggiamento di chi intende onorare fino all’ultimo la responsabilità ricevuta. Da lui parte l’azione che, attraverso Politano, porta al vantaggio di “Ciro” Mertens. Poi innesca Zielinski che costringe Szczesny a una grande parata. Ci riprova offrendo un’opportunità a Politano, ma il compagno “cicca” il pallone. Comincia così e finisce, addirittura, a una manciata di minuti dal fischio finale, con un fallo su Cuadrado vicino alla sua bandierina del calcio d’angolo, cioè con un intervento difensivo, di sacrificio, di sostegno, un altro flash. Lorenzo Insigne non mollerà da qui a maggio, sarà il professionista che è sempre stato, dentro il campo e fuori, dove, come ha raccontato il suo procuratore Vincenzo Pisacane.