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rassegna

Marani: “Insigne è il nostro fuoriclasse. Contro il Belgio è stato decisivo”

Sara Ghezzi

Lorenzo Insigne è stato uno dei protagonisti della sfida Belgio-Italia, ne ha parlato Matteo Marani

Lorenzo Insigne sta vivendo un Europeo da protagonista. Dopo la prestazione non esaltante contro l'Austria ieri sera contro il Belgio ha indossato il suo abito migliore e ha letteralmente fatto impazzire la difesa dei diavoli rossi. Nei giorni scossi era stato accusato di sparire nelle partite decisive. Ieri  contro il Belgio ha contribuito a portare l'Italia in semifinale con un gol magnifico con il tiro a giro marchio di fabbrica. Matteo Marani ha parlato di Insigne ai microfoni di Sky Sport.

"Insigne è il nostro fuoriclasse, contro il Belgio decisivo", il parere di Marani

Di seguito le sue parole su Lorenzo Insigne:

"Lorenzo Insigne è il fuoriclasse della nostra squadra. È quello che ha un tocco diverso e delle giocate diverse, con questo "tiro a gir'" che è il suo manifesto. Qualcuno aveva anche ironizzato perché questi tiri a giro li aveva provati spesso e non erano entrati, ma nel momento decisivo è arrivato un gol meraviglioso dopo una giocata altrettanto bella.

Insigne tra l'altro viene da una stagione fantastica con il Napoli: forse quello che ha fatto non è nemmeno stato troppo sottolineato o troppo apprezzato. Adesso, su un palcoscenico ancora più grande, sta facendo vedere tutta la sua classe. È un giocatore fantastico e non so se nella sua vita e nella sua carriera ha pagato il fatto di essere rimasto figlio della sua città. Forse non sono stati apprezzati fino in fondo il valore, la forza, la qualità di questo ragazzo, che adesso ha piena consapevolezza della sua forza ed è nel suo splendore massimo. Deve anche rinnovare, quindi non c'era momento migliore per lanciare questo messaggio. A volte diamo Insigne un po' e per scontato e probabilmente, a volte, anche Napoli fa lo stesso. A parte l'anno di Pescara lui è nato ed è maturato lì, quindi quasi non ci si accorge del suo valore complessivo reale.

L'occasione dell'Europeo è un modo per portarlo agli occhi di tutti. Se si vuole fare un parallelo - anche se sono giocatori completamente diversi - il suo percorso è a tratti simile a quello di Francesco Totti, che è stato romano e romanista e si è visto sempre su una stessa piazza. A volte questa cosa può essere limitante per un giocatore dal punto di vista delle opportunità. Totti al Real Madrid probabilmente avrebbe vinto il Pallone d’Oro. Insigne forse in un giro più ampio avrebbe potuto dare di più. In ogni caso è amatissimo dalla sua città, però bisogna rendersi conto del valore e della qualità del giocatore"