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(Getty Images)
Il bilancio del Napoli chiuso al 30 giugno evidenzia quasi 60 milioni di perdita (58,94) con i compensi per i giocatori che si sono impennati a 134,7 milioni (erano 113 nel 2020), a fronte di ricavi calati ulteriormente del 17 per cento rispetto al già negativo 2020. Dunque quando De Laurentiis, come ha più volte dichiarato, parla di un taglio degli ingaggi del 30 per cento, significa che deve abbassare di almeno 40 milioni gli attuali stipendi dei calciatori del Napoli. Un obiettivo che il patron raggiungerà a fine stagione se lascerà andare in scadenza i cinque giocatori che hanno il contratto fino al 2022. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
Il primo, Lorenzo Insigne, ha già annunciato il suo passaggio al Toronto, in Mls. E vista da questo punto di vista si può capire perché il presidente non abbia voluto alzare la proposta di 3,5 milioni netti offerti al suo capitano. Per il portiere colombiano David Ospina, dopo un timido tentativo di rinnovo del club prima di Natale, non si è più discusso. Nessun tavolo con il difensore algerino Faouzi Ghoulam (cui era stato proposto di spalmare in più anni l’attuale compenso). Stesso discorso per l’altro terzino francese, Kevin Malcuit. Dunque, in effetti, è su Mertens che si concentrano le attenzioni e non solo dei tifosi. Conti alla mano se tutti e cinque gli azzurri in scadenza andranno via, il monte stipendi calerà di quasi 30 milioni. Se a questo uniamo il risparmio, attuale e futuro, maturato sulla cessione in Grecia di Kostas Manolas ecco che il traguardo dei fatidici 40 milioni, il 30 per cento di taglio al monte ingaggi, sarebbe raggiunto.
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