Carlo Ruosi, professore di ortopedia e traumatologia, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul grave infortunio occorso a Faouzi Ghoulam. Dopo poco più di tre anni, l terzino algerino sta vivendo di nuovo l'incubo della rottura del legamento crociato del ginocchio. Questa volta, però, la gamba infortunata è la sinistra, l'altra rispetto al novembre 2017.
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Infortunio Ghoulam, il professor Ruosi: “Nessuna connessione con l’altro KO. Solo sfortuna”
Carlo Ruosi, professore di ortopedia e traumatologia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul grave infortunio occorso a Faouzi Ghoulam. Dopo poco più di tre anni, l terzino algerino sta vivendo di nuovo...
Infortunio Ghoulam, le parole del professor Ruosi
"Non direi che il giocatore è debole. Ghoulam è stato soprattutto sfortunato. Ha avuto una rotazione eccessiva del ginocchio, legata al contrasto e alla perdita di equilibrio. Questi sono fattori imponderabili e che non hanno alcun genere di collegamento con altro. Di sicuro il fatto di aver subito un infortunio e aver sostenuto un percorso riabilitativo può averlo costretto a sovraccaricare il ginocchio sano per più tempo, ma da qui a dire che questo sovraccarico possa averlo sovraesposto alla rottura dell'altro ginocchio è un altro discorso. Per arrivare alla rottura di un legamento servono una serie di elementi: il trauma, la caviglia che si blocca, un insieme di tanti altri fattori, anche sfortunati. Ok il sovraccarico, ma da solo non spiega la rottura. Altrimenti sarebbe successo a tutti quelli che sono già stati vittime di un infortunio analogo. Certo, a lungo termine un ginocchio sovraccaricato andrà incontro a una patologia degenerativa più precoce. Ma di sicuro dopo qualche anno".
Possibile debolezza e prevenzione dell'infortunio
"Senza conoscere la cartella clinica è difficile giudicare, ma non direi che il giocatore è debole. È sicuramente più sfortunato degli altri. Ci può essere un discorso congenito, ma per prevenire andrebbe fatto uno screening a batteria che non è possibile per tutti i calciatori. Ma in assoluto non si può escludere che qualcuno abbia delle strutture legamentose più deboli rispetto ad altri. Escludo da colpa ogni tipo di allenamento o di preparazione: è solo sfortuna, ripeto. Per arrivare alla rottura del legamento devono concatenarsi una serie di fattori tali impossibili da prevenire o prevedere. E non c'è stato un errore di tempi di recupero".
I tempi di recupero
"I tempi di recupero sono sempre gli stessi: l'infortunio all'altro ginocchio non incide. Potrebbe tornare in campo tra 4- 6 mesi".
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