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rassegna

Inchiesta Ultras, incredibile Zanetti: “Non facevano nulla di male contro l’Inter”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il vicepresidente dell'Inter è stato interrogato dagli agenti della Squadra Mobile come persona informata sui fatti

Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, ieri è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti nell'ambito della maxi-inchiesta della Procura sulle infiltrazioni malavitose e i metodi mafiosi utilizzati dai vertici dei gruppi ultras di Inter e Milan. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

"Zanetti, ascoltato per circa un'ora e mezza, ha risposto a tutte le domande fornendo informazioni e chiarimenti agli agenti della Squadra Mobile soprattutto in merito a due intercettazioni: una è quella in cui Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, dice che si adopererà con la società per chiedere più biglietti per la finale di Champions 2023, l'altra è quella in cui Marco Ferdico - tra i capi ultras arrestati nell'ambito dell'inchiesta - dice a Marco Materazzi che ha saputo dallo stesso Zanetti di una indagine in corso da parte della Polizia sulle "curve" dei club milanesi. Il capo ultrà Marco Ferdico "mi accennò la questione" biglietti per la finale di Champions del 2023 e "io ne parlai con la base della dirigenza", non con Marotta, ha spiegato Zanetti, sentito come teste. L'ex capitano interista ha detto di non aver subito mai pressioni, minacce, intimidazioni e che parlava con i capi della curva, ma sempre in un clima "tranquillo". E questi non "facevano mai nulla di male" nei confronti del club. Ha negato di aver avvisato Ferdico di un monitoraggio della polizia sulla curva. "Non è vero", ha detto".