Il reparto con le novità più eclatanti, nella partita che vedeva ieri il Napoli impegnato contro il Lecce, era indubbiamente l'attacco. L'unico vero titolare era Lukaku che, in continuità con quanto visto a Empoli, è parso fuori dalle trame di gioco, forse un po' penalizzato dal nuovo modulo, il 4-2-3-1 che stiamo vedendo ormai da settembre e ha messo in cantina il vecchio 3-4-2-1. Ai suoi lati le frecce Neres e Ngonge, che non hanno inciso come sperava Conte, alla prima da titolari in campionato. La Gazzetta dello Sport ha analizzato la tremenda fatica del tridente nella sua edizione odierna.
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Il Napoli vince ma che fatica in attacco! L’analisi sul tridente schierato da Conte
Neres e Ngonge intermittenti, Lukaku poco reattivo: l'analisi
—"Lukaku fermo. Il Napoli tiene tanto il pallone, ma punge poco: attaccare un blocco basso è difficile per tutti, soprattutto se non si salta l’uomo. Ngonge alterna buone cose ad altre pessime, Neres si accende a intermittenza. E Lukaku interpreta con ottimi risultati la parte del paracarro: spesso anticipato, mai reattivo e quando gli capita un bel pallone lo regala alla Curva A. Conte allora si affida ai titolari: entrano prima Politano e poi Kvara, insieme a Raspadori. Entra soprattutto il gol tanto atteso: corner di Politano, testa di McTominay, risposta di Falcone e tap-in di Di Lorenzo. Gotti inserisce Rebic e Oudin e il Lecce costruisce una grande occasione, ma Dorgu è eccessivamente altruista preferendo il cross a un tiro che non sembrava impossibile. Così Conte difende il primato in attesa delle tre sfide contro Milan, Atalanta e Inter che definiranno meglio situazione e ambizioni del Napoli. Nel frattempo Antonio può gustarsi una domenica da spettatore. E da capolista".
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