rassegna

Il Napoli affonda contro il Milan: Lobotka irriconoscibile, Kvara ci prova

Emanuela Castelli

Analizzare il match di ieri è cosa ardua: individuare chi ha fatto peggio degli altri è sfida quasi impossibile

Il Corriere dello Sport ha analizzato il match di ieri tra Napoli e Milan sulle colonne del noto quotidiano sportivo nazionale. "difficile trovare il peggiore in un Napoli irriconoscibile". Non si tratta di perdere contro i campioni in carica: non è questo. E' piuttosto come lo si fa, perché lo si fa, la reazione che si mette in campo. E che ieri non c'è stata, mai.

"Con il Milan serata balorda, surreale, per il Napoli"

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Ecco quanto, della riflessione pubblicata oggi sulle colonne del Corriere dello Sport, evidenziato da CalcioNapoli1926: "È dura stilare la classifica dei peggiori in campo nel Napoli. Una serata balorda, surreale, in cui praticamente tutti i calciatori sono stati irriconoscibili. A cominciare da Stanislav Lobotka. Per novanta minuti lo slovacco ha smesso i panni dello straordinario e onnipresente regista ammirato in questa stagione e ha reindossato quelli dell'oggetto misterioso dei tempi di Gattuso. Ovviamente la responsabilità non è soltanto del calciatore rivitalizzato da Spalletti. Ma ha colpito vederlo svagato, assente, privo di quell'agonismo feroce che ha contraddistinto fin qui le sue prestazioni. Pioli ha replicato lo schema dello scorso anno, quando annullò lo slovacco con Bennacer aiutato da Kessie. Stavolta non c'è stato neanche bisogno del raddoppio di marcatura. Lo slovacco ha giocato a marce ridotte, non ha mai illuminato. La sua è stata una prestazione polverosa come quella del resto della truppa (...) Se Lobotka è stato la controfigura di sé stesso, è più complesso giudicare la prova di Kvaratskhelia che ha dato l'idea di essere tra i meno svagati. Ha iniziato anche bene. Ma proprio i primi pochissimi minuti. Sembrava essere in palla, sembrava essere entrato in campo col piglio del leader che non vuole far sentire l'assenza di Osimhen (...) Molto presto il georgiano si è reso conto che quasi nulla girava attorno a sé e progressivamente e fatalisticamente ha finito con l'adeguarsi. Ci ha provato, non si è mai tirato indietro, ha sempre puntato Calabria, nella ripresa ha anche servito un pallone delizioso a Mario Rui che ha sparato sul volto di Maignan. Comunque poco per uno come lui".