La prima delle tre sfide che vedranno il Napoli ed il Milan fronteggiarsi lungo i primi diciotto giorni di aprile è scivolata via in un incubo di torpore, incredulità e timore, al Maradona: gli azzurri sono stati letteralmente schiacciati dai rossoneri, che li hanno surclassati in campo e sugli spalti.
rassegna
Il Milan indiavolato ha spedito all’inferno un Napoli irriconoscibile
Napoli-Milan, ai rossoneri la prima
—Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "La crisi del Milan (un punto negli ultimi 270') s’è dissolta magicamente, sarà stato merito delle scelte (4-2-3-1 dopo dieci gare di difesa a tre), delle interpretazioni (Bennacer alto, da trequartista, per soffocare Lobotka; Krunic nei due per oscurare Zielinski) o dalla genialità esplosiva di un Leao da standing ovation ma Pioli ha indirizzato la partita, ci ha scaricato dentro non solo strategia ma pure energia nervosa e il Napoli si è ritrovato stravolto (...) Il Napoli non ha mai trovato angoli di passaggio né appoggi tra le linee: tutto negatogli dalla pressione di Bennacer e di Krunic, dal lavoro “sporco” di Tonali; e per arrivare a Kvara o per andare su Politano è stata una faticaccia per l’assenza del palleggio di Anguissa e delle incursioni degli esterni. Il Milan non si è scomposto, mai; il Napoli non è riuscito a ricomporsi, neppure a tratti (...) Ma ciò ch’è stato il Napoli, da agosto in poi, è diventato il Milan, che ha esibito calcio verticale o anche di contropiede, potendoselo permettere, e comunque non si è smarrito né si è placato".
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