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L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sulle parole pronunciate dal patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, durante la cena di Natale della società. Secondo il quotidiano, il numero uno azzurro non ha dimenticato Maurizio Sarri, anche se l'addio tra i due è stato alquanto burrascoso.
"Il sarrismo resuscitato da De Laurentiis. Un paradosso, visto come sono andate le cose tra il presidente e l'attuale allenatore della Juventus. Visto l'addio senza rimpianti, la fretta di gettarsi tra le braccia di Ancelotti e di mettere alla porta il toscano che esitava a firmare il rinnovo. Dopo 19 mesi dall'addio di Maurizio Sarri ecco che De Laurentiis torna ad avvolgere il nastro dei ricordi e dei sospiri. «Ah, come era bella la Grande Bellezza». Non ha bisogno di fare il nome del tecnico che lo ha mandato su tutte le furie per (sostiene il patron) quell'interminabile tira e molla sul contratto: anche alla cena di Natale quello dell'allenatore di Figline è una specie di fantasma che gira spettrale nelle stanze: «Gattuso c'è per ritraghettare il Napoli a quel 4-3-3»".
"E se queste parole verso il sarrismo e la Grande bellezza fossero un segnale di riavvicinamento per il futuro, magari non proprio la prossima stagione? Sarri ha il cuore a Napoli, ma ha un carattere forte proprio come De Laurentiis. E ha un contratto con la Juve fino al 2022. Fa ancora fatica a mettere da parte certe situazioni vissute negli ultimi mesi della sua avventura napoletana. Ma c'è quel filo mai spezzato con il tifo azzurro. Che potrebbe, un giorno, avere un peso. Ma De Laurentiis non ha mai ripreso un allenatore. Ma certi amori, si sa, non finiscono mai".
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