Deve invece trasformarsi nella scintilla che accende la ripartenza. Un nuovo inizio. Senza contare che mettere sotto i belgi, orfani di Courtois, De Bruyne e Lukaku, ma più in alto di noi nel ranking, ridarebbe centralità all’allenatore, la cui figura si è indebolita dopo il nefasto Europeo in Germania. Spalletti in questi cento giorni è stato bravo. Ha fatto un passo indietro per farne uno e forse anche di più in avanti. Dopo aver toccato il fondo, l’uomo di Certaldo sembra aver capito cosa deve fare. Non è meno allenatore dei tempi di Napoli, ma più commissario tecnico di quando ha cominciato questa avventura. La nuova Italia, che cerca di lavorare come in un club, ci piace: giovane, futuribile, lineare, rispettosa delle tradizioni".
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