rassegna

Higuain: “Al River devo dire di no, ho promesso a mia madre di essere felice”

Ugo Panico

L'ex attaccante di Napoli e Juve parla del suo futuro e del calcio argentino

Gonzalo Higuain si racconta ai microfoni di TyC Sports. L'ex attaccante di Napoli e Juve ha ricordato il suo passato per poi soffermarsi sul continuo margine che aumenta tra calcio sudamericano e quell'europeo.

Higuain: "Ai miei tempi non si lasciava il River se non per un top club oggi vanno via subito"

In un momento storico in cui un altro potenziale fenomeno argentino ha firmato un contratto con un club europeo il pipita si è voluto esporre sulla questione attanaglia il calcio argentino. Gonzalo inoltre ribadisce l'addio alla nazionale affermando che sarebbe un tradimento morale un suo ripensamento.

Inoltre Higuain, attualmente in forza al Miami United, rinuncia ad eventuale ritorno al River, il 9 argentino avrebbe infatti ritrovato quella serenità che mancava a lui e famiglia da tempo.

Ecco di seguito riportate le dichiarazioni

 "Ho avuto una bellissima esperienza in Nazionale e preferisco tenermi quanto vissuto. Convivo con il non aver potuto coronare alcune vittorie e con l'idea di essere giudicato per questo. E comunque la maggior parte delle critiche arrivavano sempre da dietro un computer. Magari è la stessa gente che se ti incontra per strada ti chiede l'autografo. Ho lasciato la Nazionale sapendo di aver dato assolutamente tutto. Non ha senso tornare indietro e non essere al 100%, significherebbe tradire me stesso e la Nazionale. Nel calcio argentino, o per una questione economica o perché la società ti spinge, i giocatori se ne vanno. Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, è quello che succede. I talenti ci lasciano in fretta. Ai miei tempi non si lasciava il River se non per un top club oggi vanno via subito"

Sull'esperienza negli USA

"Penso che qui lo faranno impazzire, c'è un'anima molto latina. In ogni caso, ovunque vada, Messi è destinato a lasciare il segno e la sua ombra. Se decidesse di venire a ritirarsi qui lo farebbe da  fenomeno, è un calcio minore ma che sta crescendo molto. Ma è una decisione che spetta a lui. Personalmente non tornerei a giocare in Argentina. Qui vivo serenamente, ho raggiunto la stabilità emotiva che volevo. Sono orgoglioso di essere stato richiesto dal River Plate, ma dico di no. Mio padre, io, mio ​​fratello siamo felici qui, non ha senso spostarsi. Questa felicità che ho ora non la cambierei per niente al mondo. Vedo mia figlia, mia moglie e mio padre che si divertono, non voglio più soffrire. Mia mamma dall'alto vuole vederci felici e io le ho promesso che avrei vissuto serenamente".