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Guelpa: “Il mondiale in Qatar presenta numerosi punti interrogativi e situazioni bizzarre di cui nessuno parla”

DOHA, QATAR - SEPTEMBER 03: The Official Emblem of the FIFA World Cup Qatar 2022™️ is unveiled in Doha's Souq Waqif on the Msheireb - Qatar National Archive Museum building on September 03, 2019 in Doha, Qatar. The FIFA World Cup Qatar 2022™️ Official Emblem was projected on to a number of iconic buildings in Qatar and across the Arab world and displayed on outdoor digital billboards in more than a dozen renowned public spaces major cities. (Photo by Christopher Pike/Getty Images for Supreme Committee 2022)

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luigi Guelpa, giornalista de La Stampa. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione: “Io...

Giovanni Ibello

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luigi Guelpa, giornalista de La Stampa. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione: “Io vorrei fare una premessa. Avete detto che Haaland non ha segnato e poco prima della partita c’erano le scommesse per quanti gol avesse fatto toccare palla. Cipollina che è un calciatore trentottenne che non gli ha fatto toccare palla. Qatar? Qualche testa è stata tagliata, tipo Blatter che era un fautore di questo progetto.

Le opinioni del collega Guelpa sul mondiale in Qatar

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Il Qatar si è aggiudicato i mondiali e sono venute fuori tutta una serie di situazioni particolari. Il Qatar è grande quasi la Basilicata e siamo quasi a settemila morti dall’inizio della costruzione degli stadi. La cosa bizzarra, a parte il lato drammatico della vicenda, è che  il Qatar ha problemi dimensionali dal punto di vista sportivo. Il Qatar ha giocatori paragonabili a quelli della nostra seconda o terza categoria e di atleti ce ne sono pochi. È partita negli anni una sorta di scout academy.Cioè hanno finanziato un gruppo di scout per visionare gli atleti giovani più poveri in ogni parte del mondo. Sono per la maggior parte egiziani. Li hanno presi e li hanno portati in questa academy. Ragazzi che a 18 anni hanno ottenuto la nazionalità Qatariota. Era proprio questo l’obiettivo del principe: costruire una nazionale con ragazzi di belle speranze. C’è un problema, però, e che io raccontai: di questi ragazzi 20 diventavano giocatori di questa accademia, altri venivano spediti a casa. Mi arrivò questa nota dell’ambasciata del Qatar: che ero una persona poco gradita. Lo hanno fatto anche negli altri sport come ad esempio la pallamano.SEGUICI ANCHE SU TWITTER!

L’altro aspetto bizzarri che vivremo dal 21 novembre dell’anno prossimo è legata agli stadi. Sappiamo in che condizioni lavorano gli operai, ma loro non si sono trovati solo a costruire stadi, ma città. Erano poche città. Se vi dico “Lusail” non sapete cosa sia. Lusail è una città costruita nel 2005 quando ci hanno costruito uno stadio. Questa è una nazione che al di là della pena di morte, considera l’omosessualità una malattia. In un momento come questo beccano soldi. Il Qatar a breve finirà le scorte di petrolio. Peccato che si è scoperto che il Qatar galleggia su un giacimento di gas.

Non dimentichiamo che l’attuale emiro è il proprietario del PSG, hanno il marchio Valentino, hanno la Miramax, quote nel Barcellona etc. Hanno un potere importante e siccome in questo momento di soldi ne girano pochi ci sarà una piccola dittatura. Sceicchi in Italia? Dubito ci saranno investimenti. Ci sarà sempre il Vaticano che si metterà di traverso”.