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(Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)
No, non è un caso che a siglare in extremis la vittoria del Napoli sullo Spezia sia stato Giacomo Raspadori, 22 anni, campione d’Europa, ingaggiato il 20 agosto scorso dal Sassuolo. Non è un caso perché Raspadori è un altro capolavoro di mercato firmato da Cristiano Giuntoli, 50 anni, da otto direttore sportivo partenopeo, il rivoluzionario silenzioso del boom Napoli. Lo riporta l'edizione odierna di Tuttosport.
Mai, nei diciotto anni della sua gestione, Aurelio De Laurentiis aveva deciso una rifondazione così radicale della squadra. Ha coniugato il robusto taglio degli ingaggi con l’addio ai veterani Insigne, Koulibaly, Mertens, Ospina, Fabian Ruiz e l’arrivo di Kvaratskhelia, Kim Min-Jae, Ndombele, Olivera, Ostigard, Raspadori, Simeone, Sirigu, il riscatto di Anguissa. Per avere un’idea di come lavori la squadra di Giuntoli, basti ricordare che il ventiseienne centrocampista camerunese già nel 2015 figurava nel database di Maurizio Micheli. 54 anni, il simbiotico alter ego del direttore sportivo, l’uomo che ha scoperto Hamsik e Koulibaly. L’ex dirigente del fenomeno Carpi si è superato con l’ingaggio di Khvicha Kvaratskhelia. 21 anni, georgiano, pagato 10 milioni di euro, messo sotto contratto per 5 anni, ingaggio netto a stagione di 1,2 milioni di euro (1,7 lordi). Così giovane e così già sulla strada per diventare un fenomeno. Al punto che il profilo Twitter ufficiale dell’Uefa, presentando Napoli-Liverpool ha parlato di Kvicha “conosciuto anche come Kvaradona”. Non male per un debuttante assoluto in Serie A (4 gol in 5 partite) e in Champions League.
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